L’UE e l’autosufficienza nelle batterie dell’auto elettrica

editor
Da editor Marzo 15, 2021 14:00 Aggiornato

L’UE e l’autosufficienza nelle batterie dell’auto elettrica

L’UE per rispettare i propri obiettivi climatici deve ridurre del 90 per cento le emissioni dei trasporti. Per farlo deve anche dotarsi di una autosufficienza nella produzione di batterie per i mezzi elettrici.

Intervenendo all’European Conference on Batteries, il vicepresidente della Commissione europea per l’Unione energetica, Maros Šefčovič ha ricordato che partendo dalla costituzione dell’European Battery Alliance nel 2017, negli ultimi tre anni molto è stato fatto e che è possibile raggiungere l’obiettivo di autonomia strategica in questo settore industriale critico.

Le parole di Šefčovič

Šefčovič ha fatto una previsione impegnativa «Sono fiducioso che, entro il 2025, l’Ue sarà in grado di produrre abbastanza celle di batterie per soddisfare le esigenze dell’industria automobilistica europea, e anche per costruire la nostra capacità di esportazione. Sono consapevole che questo sia un grosso compito. Se riusciremo a raggiungere questo obiettivo, sarà in gran parte grazie a Battery Alliance; uno sforzo veramente collaborativo che richiede il pieno impegno di tutte le parti coinvolte. Questo ovviamente include gli Stati membri; con Germania, Francia e Italia in prima linea in questi sforzi. Vorrei quindi ringraziare i Ministri Peter Altmaier, Bruno Le Maire e Stefano Patuanelli per il loro duro lavoro in questa area veramente strategica».

Il ministro tedesco Altmaier aveva già detto che «Qui stiamo facendo la storia europea» e Šefčovič concorda: «La Battery Alliance è stata creata per costruire una catena del valore delle batterie europee competitiva a livello globale, innovativa e sostenibile, pari a un valore di mercato previsto di 250 miliardi di euro entro il 2025. Un ecosistema di batterie europeo, a sua volta, non è fine a se stesso, ma una parte cruciale per rendere a prova di futuro la nostra economia nel suo complesso, in particolare il settore automobilistico. Con oltre 500 attori industriali, l’Alleanza è diventata un clamoroso successo in soli tre anni, trasformando l’Europa in un hotspot globale per le batterie. Nel 2019 ha attratto circa 60 miliardi di euro di investimenti lungo l’intera catena del valore, di cui 25 miliardi finora nel 2020; rispettivamente tre volte e due volte l’importo in Cina».

IPCEI

Ci sono gli IPCEI, cioè Importante Progetto Comune di Interesse europeo dedicato all’industria delle batterie. Il primo IPCEI incentrato sulle batterie, guidato dalla Francia e approvato lo scorso dicembre, ha coinvolto 7 Stati membri e 17 società. Ha rappresentato fino a 3,2 miliardi di euro di sovvenzioni, facendo leva su ulteriori 5 miliardi di euro di investimenti privati. Il secondo IPCEI, guidato dalla Germania, compie un ulteriore passo avanti, coinvolgendo 12 Stati membri e quasi 50 aziende che coprono l’intera catena del valore delle batterie.

E ci sarà quello italiano in provincia di Caserta.

Ma per ridurre al 90% le emissioni nel settore dei trasporti, bisognerà arrivare a sviluppare progetti per batterie verdi e acciaio verde competitivi in termini di costi, laddove queste parti dell’automobile oggi producono ancora molte emissioni.

Circa 15 nuove Gigafactories per produrre celle per batterie sono in costruzione in tutta Europa, comprese Italia, Francia, Germania, Ungheria, Polonia, Slovacchia e Svezia. Impianti che entro il 2025 forniranno celle sufficienti per alimentare almeno 6 milioni di veicoli elettrici.

NextGenerationEU

In questo grande tema anche la NextGenerationEU per la ripresa dal Covid, con i suoi 750 miliardi di euro, potrà coniugare la doppia transizione verde e digitale e gli investimenti nelle batterie possono aiutare a guidare la ripresa e la resilienza a lungo termine, dove i punti di forza competitivi per le batterie sono sostenibilità e innovazione. Molti di questi investimenti si concentreranno tra 2023 e 2024, è quindi fondamentale che l’UE abbia rapidamente il nuovo quadro normativo sulle batterie. De facto una proposta che garantisca che solo le batterie più ecologiche e sicure arrivino sul mercato dell’Ue. La proposta fornirà un quadro completo ambizioso in materia di approvvigionamento trasparente ed etico delle materie prime e riciclaggio delle batterie. E, primo del suo genere al mondo, stabilirà de facto uno standard in uno dei mercati globali in più rapida crescita e più critici.

Fonte:

editor
Da editor Marzo 15, 2021 14:00 Aggiornato
Scrivi un commento

Nessun commento

Ancora nessun commento!

Non ci sono ancora commenti ma potresti essere il primo a commentare questo articolo.

Scrivi un commento
Vedi commenti

Scrivi un commento

Il tuo indirizzo e-mail non sarà pubblicato.
I campi obbligatori sono segnati con *