La prima Gigafactory di batterie per auto elettriche in Italia

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Da editor Marzo 9, 2021 14:00 Aggiornato

La prima Gigafactory di batterie per auto elettriche in Italia

La prima Gigafactory in Italia per la produzione di batterie per auto elettriche nascerà in Campania. Questo grazie all’ azienda locale Seri Industrial che è riuscita ad ottenere l’ appoggio dell’ Europa.

La famiglia Civitillo nel 1999 ha fondato la Seri Industrial come società di consulenza aziendale e di ingegneria. Solo successivamente è diventata una holding di partecipazioni. Infatti è operativa con la Seri Plast, specializzata nella produzione e nel riciclo di materiali plastici per il mercato delle batterie, l’ automotive e il settore idro-termosanitario, e la FAAM, che produce e ricicla batterie al Piombo e al Litio.

La nuova fabbrica di batterie sarebbe da realizzare a Teverola, in provincia di Caserta. Questa avrebbe una capacità di 300 MWh/annui, all’ interno del quale verranno impiegati 75 lavoratori.

Il progetto della Gigafactory

Il progetto della Gigafactory in Italia nasce nel 2019 con il programma europeo IPCEI,  che sta per Important Projects of Common European Interest.

La Commissione UE ha approvato per il progetto un finanziamento pari a Euro 3,2 miliardi, in favore di 17 aziende operanti in Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Polonia e Svezia.

Il progetto sostiene lo sviluppo di tecnologie altamente innovative e sostenibili per la produzione di batterie agli ioni di Litio (elettrolita liquido e stato solido). Queste hanno una durata maggiore, tempi di ricarica più brevi oltre ad essere più sicure ed ecologiche di quelle attualmente disponibili.

Sono previste attività di ricerca per realizzare innovazioni che vadano oltre alla tecnologia attuale in tutta la catena del valore delle batterie. Ovvero dall’estrazione e lavorazione delle materie prime, alla produzione di sostanze chimiche avanzate, alla progettazione di celle e moduli di batterie ed alla loro integrazione nei sistemi intelligenti, al riciclaggio e al riutilizzo delle batterie usate.

Nel corso del 2019 la controllata FIB Srl, sul mercato con il marchio FAAM, ha continuato con il completamento dello stabilimento di Teverola (CE). Soprattutto per quanto riguarda il progetto di riconversione del complesso ex Indesit (Whirlpool). Il Ministero dello Sviluppo Economico e la CE hanno esaminato il progetto e lo hanno ritenuto innovativo e coerente con gli obbiettivi del programma europeo IPCEI.

Conclusione

La futura Gigafactory italiana punta a realizzare autonomamente le celle per la produzione di batterie al litio. Lo vuole fare partendo dal carbonato di litio, con cui si realizza la materia attiva litio-ferro-fosfato. Le batterie italiane poi verranno impiegate in diversi ambiti: navale, militare e trasporto pubblico.

Il Progetto prevede anche lo sviluppo di tecnologie e di capacità di trattamento per il riciclo delle batterie a fine vita, nel rispetto dei principi portanti della Green Economy e dell’ Economia Circolare.

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Da editor Marzo 9, 2021 14:00 Aggiornato
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