I SUV azzerano i benefici dell’elettrico sull’ambiente

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Da editor Aprile 28, 2021 14:00 Aggiornato

I SUV azzerano i benefici dell’elettrico sull’ambiente

La popolarità dei SUV sta azzerando i benefici ambientali che derivano dalla diffusione delle auto elettriche e ibride.

Lo dicono i dati dalla IEA, l’International Energy Agency, con un’analisi curata di Laura Cozzi e Apostolos Petropoulos.

Nel 2020, su 100 nuove vetture immatricolate, 42 erano SUV, contro i 39 dell’anno precedente. La flotta globale ha superato i 280 milioni di unità. Una crescita importante se si pensa che nel 2010 erano meno di 50 milioni. Oggi questi giganti cittadini assorbono 5,5 milioni di barili di petrolio al giorno.

Come paragone, questo segmento automobilistico ha un impatto sulle emissioni globali comparabile a quello di tutto il trasporto marittimo.

Sempre nel 2020 sono aumentate in modo considerevole le vendite di auto elettriche.

Scrivono gli analisti IEA: “Stimiamo che la riduzione nella domanda di petrolio derivante dalla quota crescente di veicoli elettrici nel mercato dell’auto nel 2020 – circa 40.000 barili al giorno – sia stata completamente cancellata dalla crescita nelle vendite dei SUV nello stesso periodo”.

La diffusione dei SUV è significativa. Le quote di mercato sono in crescita in Europa, Stati Uniti, Cina e India. L’anno scorso, negli Stati Uniti, una nuova auto su due era un SUV.

Apostolos Petropoulos

Infatti per Apostolos Petropoulos “Ci sono diversi fattori che aiutano a capire questo trend. Da un lato, la prosperità economica crescente in alcuni Paesi come Cina, India, Sud Africa dove questi autoveicoli sono visti anche come uno status symbol. D’altro canto, negli ultimi 5 anni le case automobilistiche hanno lanciato molti nuovi modelli e stanno pesantemente investendo nella loro promozione. È un segmento sul quale riescono ad avere margini di profitto maggiori. I governi dovrebbero incentivare i consumatori a scegliere macchine più piccole ed efficienti. È una questione di incentivi e segnali di prezzo”.

In pratica si può fare qualcosa per fermare o almeno rallentare questa tendenza. La Francia ha introdotto una tassa sui veicoli più pesanti. Entrerà in vigore dal prossimo anno e prevede un esborso di 10 euro per ogni chilogrammo eccedente il peso di 1,8 tonnellate.

I SUV elettrici sono ancora una scelta molto di nicchia e quindi possono contribuire poco al problema. 

Per invertire l’attuale tendenza, e rientrare nei limiti dell’Accordo di Parigi, le vendite di SUV elettrici dovrebbero aumentare di dieci volte entro il 2030, cioè coprire il 35% delle vendite di questo comparto. Risultato che al momento appare difficile.

Poi non si deve dimenticare che un SUV elettrico ha bisogno di batterie più grandi e questo significa più Litio, Nickel e Cobalto.

Ancora Petropoulos “Dobbiamo promuovere delle policy che incidano sull’elettrificazione della flotta, ma anche sull’efficienza dei motori tradizionali e sulle dimensioni. La grandezza è un fattore importante quanto il tipo di motorizzazione. Un SUV elettrico, per quanto determini enormi benefici rispetto ad un motore tradizionale, consuma tra il 10 e il 15% in più di energia rispetto a un’automobile elettrica di grandezza standard”.

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Da editor Aprile 28, 2021 14:00 Aggiornato
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