Stellantis, il futuro e le nuove auto elettriche

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Da editor Aprile 9, 2021 14:00 Aggiornato

Stellantis, il futuro e le nuove auto elettriche

Stellantis è la nuova realtà industriale automobilistica nata dalla fusione di FCA e PSA, il gruppo francese al quale fa capo anche la Peugeot.

All’esordio presso la borsa di Wall Street ha fatto un balzo dell’11%.

Ma il futuro non sarà facile.

Il 2020 si è chiuso in modo molto negativo per l’Europa. Infatti ha registrato un calo del 24,3%, 11.961.182 unità, quindi 3 milioni 845mila di auto in meno rispetto al 2019.

L’Italia resta il fanalino di coda, un calo del 27,9%, 4 punti in meno del mercato europeo. FCA ha chiuso l’anno con il 26% in meno di immatricolazioni.

Una situazione dovuta alle incertezze per il rinnovo degli incentivi, tanto da far dichiarare ad Andrea Cardinali, direttore Unrae, che «l’Italia non è solo in coda ai maggiori mercati europei per volumi di auto nuove, ma anche per la quota di auto ricaricabili. Un modesto 4,3% contro il 15,6% della Germania, l’11,2% della Francia, persino la Spagna ha fatto meglio. E’ ormai fondamentale che la fiscalità delle auto aziendali venga allineata a quella dei principali mercati, ossia la possibilità di scaricare l’Iva al 100%. Misure che devono essere affrontate dal governo, ricordando l’urgenza ambientale creata dal nostro vecchio parco circolante».

Tavares

Con queste premesse l’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, ha affrontato le domande dei cronisti sulla fusione nel giorno del debutto del titolo a Wall Street.

Sulla strategia geografica ha detto poco, cioè nessuna decisione ancora sul ritorno di Peugeot negli Stati Uniti e su come affronterà l’immenso mercato cinese, definito da Tavares come «il primo al mondo, motore di crescita vitale per tutti i costruttori che si rispettano».

La Cina è la chiave del futuro successo di Stellantis in cui, però né PSA, né FCA hanno una solida base.

Tavares ha presentato il modello di governance con 9 comitati consultivi per un totale di 45 manager, che lo coadiuveranno in questa sfida per «diventare più grandi».

Tavares qualifica la fusione come «difensiva ed offensiva». Ha posto l’accento sulle sinergie per 5 miliardi derivanti dal risparmio sugli acquisti che verranno accentrati, in cui la parte del leone nella componentistica non potrà non farla la controllata Faurecia.

Egli ha parlato di una fusione che farà «da scudo agli impianti italiani. Non chiuderemo nessun sito, grazie all’effetto scala e alla possibilità di creare veicoli con costi minori”.

Rilanceremo Alfa Romeo e Maserati». Le sinergie però toccheranno anche gli investimenti in ricerca, per i quali Stellantis ha 4 centri, tra cui quello di Torino.

Conclusione

Per il futuro ogni modello nuovo sarà anche elettrico, e ne saranno lanciati 39, ma per a parità di costo con le auto endotermiche serve «la spinta dei governi anche per raggiungere la neutralità carbonica nella produzione».

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Da editor Aprile 9, 2021 14:00 Aggiornato
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