L’auto elettrica alla Conferenza sul Clima di Glasgow

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Da editor Dicembre 23, 2021 14:00 Aggiornato

L’auto elettrica alla Conferenza sul Clima di Glasgow

Alla Conferenza del Clima di Glasgow sono stati presi impegni precisi. Si è discusso di finanziamenti record che renderanno le vetture a batteria molto più convenienti di quelle diesel o benzina.

Il Primo Ministro inglese ha affermato che “Se rendiamo la tecnologia pulita la scelta più conveniente, accessibile e attraente, possiamo ridurre le emissioni in tutto il mondo”. 

Quindi un appuntamento cruciale, dal quale è uscita una strategia precisa: sostenere in tutti i modi le auto elettriche.

Mezzi che oggi sono già più economici da gestire rispetto a quelli che bruciano combustibili fossili. Sono vicini al punto di svolta quando a breve diventeranno anche più economici all’acquisto.

Già adesso le auto elettriche nel segmento premium di medie dimensioni sono competitive in termini di costo rispetto ai veicoli con motore a combustione interna in 17 Paesi d’Europa.

Ma grazie alla “spinta” che potrebbero ricevere sotto forma di aiuti governativi si potrebbe passare dalla “competizione alla “convenienza”.

A essere precisi alla Conferenza non si è parlato di come realizzare tecnicamente gli incentivi per l’auto. Ma dopo gli annunci sulle strategie più generali sono stati dichiarati investimenti record per spingere il “green”.

Coalizione

Ad esempio la sola coalizione di società finanziarie internazionali nata lo scorso aprile per affrontare il cambiamento climatico ha annunciato l’impegno di capitali privati da aziende che valgono 130 trilioni di dollari per raggiungere gli obiettivi di emissioni zero entro il 2050.

Alla Presidenza di questa coalizione c’è l’ex governatore della banca centrale inglese Mark Carney e co-Presidente Michael Bloomberg.

La Glasgow Financial Alliance for net zero (Gfanz) è composta da oltre 450 banche, assicuratori e gestori patrimoniali in rappresentanza di 45 paesi. Questa potrebbe fornire fino a 100 trilioni di dollari di finanziamenti per aiutare le economie a passare alla neutralità carbonica nell’arco dei prossimi tre decenni.

Secondo Carney “Ora abbiamo tutte le condizioni necessarie per far passare il cambiamento climatico dai margini al primo piano della finanza in modo che ogni decisione finanziaria tenga conto del cambiamento climatico”.

Al totale degli asset della coalizione i gestori concorrono con 57 trilioni di dollari. Mentre altri 63 trilioni di dollari vengono dalle banche e 10 dai fondi pensione.

Gli Stati

Insomma mentre i leader mondiali annunciano un piano per rendere la tecnologia verde più economica ora ci sono davvero le risorse economiche.

E se Regno Unito, Stati Uniti e Cina, tra i paesi che rappresentano i due terzi dell’economia globale, si accordano per promuovere l’energia verde e le automobili elettriche, significa che – a breve – qualcosa succederà davvero.

Non solo. Infatti più di 40 nazioni hanno affermato che allineeranno gli standard e coordineranno gli investimenti per accelerare la produzione. Questo in modo da portare avanti il “punto di svolta” in cui le tecnologie verdi diventeranno più convenienti e accessibili rispetto alle alternative a combustibili fossili.

Non si parla solo di auto, ma questa svolta vede cinque priorità.

Quindi elettricità pulita, veicoli elettrici, acciaio verde, idrogeno e agricoltura sostenibile.

L’obiettivo è renderli accessibili e disponibili a tutte le nazioni entro il 2030 e creare 20 milioni di nuovi posti di lavoro.

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Da editor Dicembre 23, 2021 14:00 Aggiornato
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