I tedeschi criticano la politica della Commissione UE

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Da editor Marzo 15, 2021 14:00 Aggiornato

I tedeschi criticano la politica della Commissione UE

Il presidente del consiglio di sorveglianza della Bosch, Franz Fehrenbach, ha criticato l’atteggiamento della politica della commissione UE, orientata a privilegiare i veicoli elettrici.

Akio Toyoda

Queste considerazioni sulla mobilità elettrica con quelle espresse dal numero uno della Toyota, Akio Toyoda, sembra abbiano aperto un dibattito non privo di conseguenze all’interno del settore automotive .

Infatti in un’intervista, il responsabile della Bosch – prima azienda al mondo nelle forniture di componentistica – ha rimproverato ai legislatori europei la “preferenza non adeguatamente giustificata” per le auto elettriche, promossa “a svantaggio del motore a combustione interna e a scapito del clima”.

Fehrenbach

Fehrenbach ha messo in chiaro di non essere contrario all’elettrico.

Le sue critiche sono rivolte all’approccio dei politici. Ma anche al settore automobilistico, che a suo avviso dovrebbe fare le “barricate” per difendere le proprie posizioni.

Il manager tedesco ha spiegato i motivi alla base delle sue critiche, facendo riferimento soprattutto al problema del mix energetico, già messo in luce da Toyoda.

Contrariamente a quanto affermato, nell’attuale composizione della produzione di elettricità in Germania e in Europa, Fehrenbach sottolinea che “le elettriche non sono climaticamente neutrali. Tuttavia sono trattate come veicoli a zero emissioni di CO2, perché il legislatore nasconde il bilancio energetico necessario per generare la corrente”.

Inoltre, le celle delle batterie, per la cui produzione è richiesta una grande quantità di energia elettrica, provengono principalmente dalla regione asiatica, rimarca sempre Fehrenbach “dove una quota molto elevata dell’elettricità proviene ancora da centrali a carbone”.

Tutte queste emissioni, a suo avviso, non sarebbero presenti nelle informazioni sulla CO2 dei veicoli elettrici.

Inoltre per Fehrenbach il mercato “non è ancora pronto” ad adottare le auto elettriche su larga scala.

Conclusione

Lascia a desiderare soprattutto l’infrastruttura di ricarica, in particolare in Germania. In pratica “Se davvero volessimo avere un milione di punti di ricarica entro il 2030, dovremmo installarne 2.000 ogni settimana. In realtà oggi sono 200 e stiamo parlando della sola Germania”, rimarca l’alto dirigente.

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Da editor Marzo 15, 2021 14:00 Aggiornato
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