Auto elettrica, le critiche alla mobilità sostenibile

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Da editor Marzo 8, 2021 14:00 Aggiornato

Auto elettrica, le critiche alla mobilità sostenibile

L’auto elettrica è spinta dalle istituzioni e dalle autorità regolatorie di quasi tutto il mondo. Queste al contempo pensano anche di vietare, in un futuro neanche molto lontano, la vendita dei veicoli con motori termici.

Ma bisogna notare che cresce anche il numero degli esperti e degli ‘addetti ai lavori’ che esprimono riserve sulla transizione elettrica.

Per esempio il CEO di Volvo, Hakan Samuelsson, aveva invitato i costruttori ad essere più trasparenti sul reale impatto della CO2 delle auto elettriche.

Adesso anche il Presidente di Toyota, Akio Toyoda, avverte che ”l’attuale modello di business dell’industria automobilistica rischia di crollare se il settore passerà ai veicoli elettrici troppo in fretta”.

La conferenza stampa

Akio Toyoda ha detto che il Giappone resterebbe senza l’elettricità durante il periodo estivo se tutte le auto funzionassero con energia elettrica. Questo è stato dichiarato durante una conferenza stampa

Ed ha parlato di cifre impressionanti. Infatti per disporre di un’infrastruttura capace di supportare una flotta di veicoli elettrici al 100% il costo per il Giappone sarebbe tra 135 a 358 miliardi di dollari.

E poiché la maggior parte dell’elettricità del Paese viene prodotta da carbone e gas naturale, questa transizione non sarebbe di aiuto all’ambiente.

I commenti del presidente della Toyota sono arrivati poche settimane dopo che il Governo giapponese aveva rivelato un piano che prevederebbe di vietare la vendita di nuove auto a benzina a partire dal 2035.

Toyoda

Toyoda ha criticato i sostenitori dell’elettrico. Questo perché, nel valutare la sostenibilità di questa tecnologia, non prendono in considerazione le emissioni di CO2, l’anidride carbonica, prodotte dalla produzione di elettricità e, ancor di più, i costi sociali della transizione energetica.

Inoltre la mobilità elettrica rischia anche di produrre un danno all’ambiente. “Più veicoli elettrici produciamo, più salgono le emissioni di anidride carbonica”, ha sottolineato.

Quanto alla possibilità che il Giappone metta al bando le endotermiche a partire dal 2035, il numero uno del primo produttore mondiale di auto è stato molto chiaro, in quanto sull’elettrico si corre troppo in fretta e si rischia di creare conseguenze dannose per l’intero tessuto economico del Paese.

“L’attuale modello di business dell’industria automobilistica collasserà”, determinando la perdita di milioni di posti di lavoro.

Inoltre le normative sempre più stringenti avranno un impatto sui consumatori. Nel senso che ha il timore che i regolamenti possano rendere le auto un “fiore in cima a una vetta”, ossia beni al di fuori dalla portata del ceto medio.

Conclusione

Nonostante queste osservazioni molto critiche per una transizione aggressiva ai veicoli elettrici. La Toyota, azienda del Sig Toyoda, sta investendo molto in questo stesso ambito.

Infatti Toyota prevede di investire più di 13 miliardi di dollari nell’elettrificazione nei prossimi dieci anni. A tal proposito ha l’obbiettivo di vendere 4,5 milioni di auto ibride e un milione di veicoli completamente elettrici all’anno entro il 2030.

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Da editor Marzo 8, 2021 14:00 Aggiornato
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