Volkswagen, gli obiettivi oltre il Covid

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Da editor Giugno 9, 2021 14:00 Aggiornato

Volkswagen, gli obiettivi oltre il Covid

Il gruppo Volkswagen ha confermato le previsioni di crescita nonostante i ritardi dovuti alla pandemia e alle vaccinazioni.

Lo ha detto l’ Amministratore Delegato del gruppo Herbert Diess alla conferenza annuale del colosso tedesco.

«La nostra buona performance nel 2020, un anno dominato dalla crisi, ci darà lo slancio per accelerare la nostra trasformazione», ha affermato Diess.

Nella conferenza sono state affrontate anche altre tematiche.

Per esempio la crisi Covid e la scarsa disponibilità di semiconduttori.

Nello specifico della casa tedesca il danno finora è stato quantificato in 100.000 auto non prodotte, calo che il gruppo non sarebbe in grado di compensare nel 2021. La Volkswagen conta di assicurarsi i chip necessari tramite accordi diretti con i fornitori.

Il futuro

Per il futuro il gruppo accelera sull’ elettrico e crea piattaforme standardizzate che fondono meccanica, hardware digitale e software.

Nei piani è prevista la costruzione di sei nuove fabbriche di batterie in Europa e di espandere l’ infrastruttura per la ricarica dei veicoli elettrici a livello globale, accelerando gli sforzi per superare Tesla, uno degli obiettivi già per l’ anno in corso.

In pratica la casa di Wolfsburg punta a consegnare 1 milione di veicoli elettrici quest’anno, rispetto ai 422mila del 2020 ed ai 142.900 del 2019. Mira inoltre a diventare il leader del mercato globale entro il 2025 al più tardi.

Entro il 2030, la quota di veicoli completamente elettrici in Europa dovrebbe salire fino al 60% delle sue consegne. L’ obiettivo dichiarato è il 70%.

La più grande casa automobilistica europea sta rivedendo le sue attività per liberare fondi per nuove tecnologie.

Infatti uno degli obiettivi è diventare la seconda società di software tedesca dopo Sap. Questo per avvicinare il traguardo dell’auto a guida autonoma.

VW ha detto che non cambierà la sua strategia basata sulle piattaforme per sfruttare le economie di scala ed aumentare l’ efficienza della distribuzione di tecnologie tra cui software, batterie e infrastrutture di ricarica.

Risultati economici

Altro tema della conferenza i risultati economici.

Nonostante le difficoltà globali legate alla pandemia, Volkswagen ha superato le aspettative formulate al culmine della crisi nella primavera del 2020 raggiungendo a fine anno un utile operativo di 10,6 miliardi di euro, contro i 19,3 miliardi nel 2019.

Porsche, il marchio più redditizio del gruppo, è invece uscito dalla pandemia in gran parte indenne, una performance eccezionale, con 4 miliardi di euro di utile operativo, rispetto ai 4,2 miliardi di euro dell’ anno precedente.

La Porsche per ora non sarà quotata in borsa e per Diess «Porsche è un gioiello della corona, sta aumentando valore e sta facendo bene sull’ elettrico», sottolineando che i buoni risultati della casa di Stoccarda sono anche frutto del fatto che fa parte del gruppo VW e che c’è uno scambio di tecnologie.

«Bugatti non lascia il gruppo, ma sarà gestita da Porsche». Quest’ ultima «progetta di fare una joint venture con Rimac», società automobilistica croata di auto sportive, in cui la casa di Stoccarda resterà in minoranza.

In effetti nei mesi scorsi erano uscite molte indiscrezioni stampa relative alla possibile cessione del marchio Bugatti a Rimac.

Conclusione

Infine, non è possibile fissare una data per l’uscita dai motori a combustione. Diess ha detto che il gruppo proseguirà nella sua trasformazione verso la mobilità elettrica. Ha inoltre spiegato che l’ uscita dai motori a combustione non sarà uguale in tutto il mondo, ma avrà tempi e ritmi diversi.

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Da editor Giugno 9, 2021 14:00 Aggiornato
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