La tragica fine del mio Vectrix

Il mio scooter elettrico Vectrix VX-1 è bruciato in pochi minuti poche settimane fa.

L’avevo acquistato nuovo 14 anni fa ed usato per oltre 50.000 km su asfalto e sterrato, sempre affidabile, parsimonioso nei consumi, anche dopo anni.

Ne sono stati venduti circa 4000 in tutto il mondo tra il 2006 e 2014 e all’epoca è stato senza dubbio un veicolo elettrico molto all’avanguardia.

Grande soddisfazione, grande amore per il mio elettrico e adesso sconcerto e dolore per come è finito!

Il racconto

In una tiepida giornata primaverile stavo interrando una pianta di albicocche a meno di 10 metri dalla baracca in legno e lamiera che era il garage del mio mezzo.

All’improvviso due boati in rapida successione e dopo qualche secondo uno scoppio molto più forte.

Poi fumo e fiamme, i vigili del fuoco che arrivano in meno di 10 minuti, ma tutto è andato distrutto.

Del Vectrix qualche rottame contorto e tanta cenere.

Con questo scenario non è possibile appurare con certezza quale sia stata la causa del disastro. 

L’analisi

Pertanto ho fatto la seguente analisi, con il supporto tecnico di stimati esperti.

Si possono escludere le seguenti cause:

– la combustione non è arrivata dall’ esterno, men che meno dall’impianto elettrico del box nel quale sostava;

– il dolo;

– molto improbabile l’autocombustione della batteria, della quale avevo 2 elementi di scorta, che sono stati controllati;

– lo scooter non era in ricarica e la conferma l’ho avuta ritrovando il cavo ancora nel suo alloggiamento;

– il contatto di accensione non era inserito e la chiave di avviamento non era nemmeno nel cruscotto;

– lo scooter era stato usato in maniera poco intensiva fino a 3 ore prima del disastro e non aveva dato nessun segnale di anomalia.

A questo punto rimane da considerare una spiegazione semplice e disarmante…

…l’intervento dei i topi!

In pratica si suppone che un topo sia riuscito a farsi strada entrando nel vano batteria dello scooter ed abbia morso dei cavi mettendoli “in corto”.

Magari favorito dalla vetustà del Vectrix, sia dal punto di vista globale della progettazione, che degli elementi in plastica che lo compongono.

Da qui una reazione a catena che ha provocato l’incendio con relative piccole esplosioni di alcune celle che compongono la batteria.

Conclusione

La condivisione della mia brutta esperienza con questo articolo sul sito di Ecomobilità potrebbe influire sulla diffusione della mobilità elettrica, forse anche in termini non positivi.

Ma ritengo molto importante ribadire che la sicurezza deve sempre rimanere al primo posto nelle nostre scelte, soprattutto quando si tratta di acquistare, riparare o cambiare un mezzo.

Nel caso del mio VX-1 l’azienda costruttrice statunitense Vectrix prima si è trasferita in Polonia e poi ha chiuso, venendo così a mancare assistenza e ricambi.

Sono sempre riuscito ad arrangiarmi trovando i pezzi nuovi, usati o non originali e facendomi aiutare da persone esperte negli interventi.

Per esempio circa 2 anni fa ho fatto un upgrade alla batteria, contestualmente alle sostituzioni di alcune parti elettroniche e meccaniche.

Quindi sono sempre stato consapevole della mia maggior esposizione a rischi di guasti non più riparabili ed ho sempre operato e ricaricato in sicurezza.

Comunque bisogna cercare di acquistare mezzi di recenti fabbricazione ed affidarsi alla loro assistenza ufficiale. 

In mancanza di questa, verificare o meglio far visionare da persone esperte il vano batteria affinché non abbia possibilità di accessi e mettere in protezione, sia fisica che elettronica, qualunque cavo si trovi sempre in tensione, a partire da quelli dei BMS (Battery Management System), ovvero il sistema di gestione e monitoraggio della batteria.

Valutare l’utilizzo di dissuasori specifici per roditori, da installare in loco oppure sul mezzo, facendo in modo che entrino in funzione all’atto dello spegnimento del veicolo.

Come sarà il prossimo mezzo che acquisterò?

Sicuramente ancora una volta elettrico.

D’altra parte per quanto riguarda gli incendi le statistiche sono in netto favore dell’elettrico, con minori rischi di incendio rispetto ai veicoli termici.

Fonte

• Esperienza elettrica di Corrado