Le auto elettriche e le unità di misura

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Da editor Luglio 1, 2020 08:33

Le auto elettriche e le unità di misura

Le auto elettriche hanno valori e unità di misura fino a ieri non molto diffusi, con i relativi errori di scrittura.

Il mondo delle auto è sempre stato semplice e con pochi dati per le motorizzazioni e le prestazioni.

Le cose più importanti da sapere erano i cavalli, espressione della potenza, e la cilindrata.

Con l’arrivo delle auto elettriche abbiamo nuove unità di misura, nuove specifiche da conoscere e nuovi dettagli da valutare per la scelta di una vettura.

Con le novità sono arrivati anche errori nelle unità di misura, in alcuni casi a indicare valori errati, altri più lievi riguardanti solo le corrette modalità di scrittura.

Gli errori sono fatti da semplici appassionati, ma a volte sono le stesse case costruttrici e le loro agenzie marketing a sbagliare.

Quindi vediamo il modo corretto per scrivere le unità di misura che saranno sempre più popolari.

Regole generali

Le unità di misura, quando non accompagnate da una cifra, vanno sempre scritte per esteso e completamente in minuscolo, anche quando sono derivate da un nome proprio.

Quindi metro / volt / watt / ampere / wattora.

Se invece l’unità è indicata con la cifra relativa, è necessario utilizzare l’abbreviazione, ad esempio è sbagliato scrivere 12 volt, ma va scritto 12 V.

E’ buona norma lasciare uno spazio dopo i numeri, quindi 300 W e non 300W.

Inoltre nelle unità di misura composte da più simboli, non si inserisce mai uno spazio, quindi kWh e non kW h.

Un altro dei problemi frequenti è la confusione tra maiuscole e minuscole.

Ci sono regole precise per la scrittura che possono essere così sintetizzate.

Le lettere che compongono una data unità di misura, vanno maiuscole quando derivano da nomi propri, quasi sempre di scienziati del passato.

Saranno invece scritte in minuscolo negli altri casi (a meno che non siano da dieci alla sesta in su, per cui vanno maiuscolo, come mega, giga e tera). Quindi con gli esempi, già fatti:

  • m (metro non è un nome proprio)
  • V (deriva da Alessandro Volta)
  • W (deriva da James Watt)
  • A (deriva da André-Marie Ampère)
  • Wh (combinazione derivante dal cognome di James Watt e l’unità di tempo)

Anche se sono abbreviazioni del nome per esteso, non va mai messo il punto dopo l’unità di misura, a meno che non sia la fine di una frase in un testo scritto.

Le unità di misura delle auto elettriche

Quindi vediamo come si calano queste regole nel mondo delle auto elettrica.

La potenza dei motori viene ormai espressa più spesso in chilowatt, anziché in cavalli.

È giusto quindi indicare ad esempio che un motore ha 70 kW di potenza, con corrette maiuscole e minuscole.

Spesso viene sbagliata l’unità di misura delle batterie, espressa in chilowatt, che formalmente è sbagliata in quanto indica una potenza istantanea e non una quantità di energia.

È corretto quindi indicare che una data batteria ha una capacità di 100 kWh, cioè aggiungiamo l’unità del tempo.

C’è anche la descrizione delle singole celle che compongono una batteria con i valori di tensione e durata di erogazione della corrente, come ad esempio 48 V, 12 Ah.

Le auto elettriche hanno il noto vantaggio di avere coppia massima a zero giri motore, valore che va indicato, ad esempio, come 200 Nm (newtonmetro, dal nome di Isaac Newton, e metro).

Come per il motore, le colonnine di ricarica hanno una potenza istantanea di erogazione, per cui il valore è espresso in kW.

Se un punto di ricarica ha 22 kW di potenza, e ipotizziamo di ricaricare a quella potenza per un’ora, si immagazzinano 22 kWh, e non kW come spesso indicato in modo non corretto.

Fonte:

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Da editor Luglio 1, 2020 08:33
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1 Commento

  1. claudio Ottobre 15, 11:50

    come si calcola il costo a km,?

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