Ucraina in Tesla: vado, mi sposo e torno

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Da editor Dicembre 6, 2021 14:00 Aggiornato

Ucraina in Tesla: vado, mi sposo e torno

Tutti gli anni con la mia compagna Tamila siamo andati in aereo a trascorrere un periodo in Ucraina in visita a parenti ed amici.

Quest’anno ci siamo andati in auto … per sposarci.

E quindi con l’inevitabile montagna di bagagli sulla nostra fidata Tesla Model 3 Long Range.

L’abbiamo ritirata nell’ aprile 2019, al momento eravamo poco oltre i 60mila km percorsi senza problemi, e ora siamo a 72mila!

E’ stata un’occasione importante per verificare di persona il diffuso pregiudizio sull’impossibilità di effettuare percorsi lunghi con un‘auto elettrica.

Da Genova, dove viviamo, a Poltava in Ucraina sono circa 2.600 km.

Essendo solo al volante abbiamo suddiviso il viaggio in più tappe.

Quindi dopo i primi 1.280 km fermata per la notte a Ostrava (Rep. Ceca).

Poi altri 870 con tappa Vinnytsia (Ucraina) e la bella incognita del passaggio della frontiera fra Polonia ed Ucraina, che può richiedere diverse ore.

E a destinazione con il finale di 550 km, in scioltezza. 

Non ho pianificato le soste per le ricariche, con piena fiducia sulla rete di Supercharger di Tesla che ci accompagnerà fino alla Polonia.

Purtroppo in Ucraina Tesla non è ancora operativa, ma ha annunciato l’intenzione di aprire due Supercharger.

Comunque ho attivato una app di Yasno, fornitore di energia elettrica locale per viaggiare in questo paese.

La partenza

Si parte da Genova alle 7:30 con circa il 75% di carica.

E il navigatore della Tesla prevede soste a Piacenza (20 min.), Mogliano Veneto (30 min.), Villach (35 min.) e Wiener Neustadt (35 min.).

A Mogliano la sosta dura 10 minuti in più del previsto, poiché è libero un solo stallo. Questo impone di condividere la potenza di ricarica con la postazione accanto, allungando quindi i tempi di ricarica.

Si va senza problemi al confine fra Austria e Repubblica Ceca.

Qui risulta impossibile acquistare il bollino autostradale in quanto il sistema informatico risulta bloccato.

Altri 2 tentativi infruttuosi in altri chioschi lungo la strada.

Poi mi cade l’occhio su una nota che riporta che i veicoli ad alimentazione elettrica sono esonerati dal pedaggio!

In effetti per ottenere l’esenzione gli stranieri devono fare una pratica via internet … e io la farò per il ritorno!

Arriviamo all’hotel a Ostrava qualche minuto prima di mezzanotte e attacchiamo l’auto alla colonnina dell’ albergo … gratuita.

Primo giorno di viaggio con grande soddisfazione e 1.289 km percorsi in relax.

Secondo giorno

Il secondo giorno siamo in Polonia, dove ricarichiamo ai Supercharger di Katowice-E.Leclerc (35 min.) e Trzebownisko (30 min).

Sono Supercharger con soli 4 stalli da 150 kW ciascuno, ma fanno dignitosamente il loro lavoro.

Alle 14:30 siamo in coda al posto di frontiera di Korczowa-Krakovets.

Durante l’attesa veniamo informati di grossi problemi al traffico nella zona di Kiev dovuti ad estesi lavori stradali e così decidiamo di saltare la tappa a Vinnytsia e procedere direttamente verso la nostra destinazione finale.

Siamo fortunati e dopo “solo” un’ora e mezza riusciamo a terminare le procedure doganali ed entriamo in Ucraina!

Addentrandoci in Ucraina in direzione Lviv abbiamo la prima sorpresa negativa: la Sim di bordo della Model 3 rifiuta di connettersi ai gestori locali.

Con la Sim ucraina del cellulare andiamo con il tethering, cioè auto collegata allo smartphone in wi-fi.

Ma il navigatore, pur avendo la cartografia completa con tanto di indicazioni del traffico, non ne vuole sapere di calcolare qualsiasi itinerario e quindi ci affidiamo al caro vecchio Waze, sullo smartphone.

Prime ricariche

Prime ricariche in Ucraina su rete Yasno senza problemi.

Sono in corrente continua a 50kW di targa, una è all’Audi Center di Lviv e l’altra in una stazione di servizio dell’autostrada.

Vista l’impossibilità di utilizzare il navigatore di bordo devo pianificare personalmente le soste per la ricarica e cerco di essere prudente nei miei calcoli.

E’ una scelta saggia.

Infatti fermandoci ad una colonnina con più del 50% di batteria, scopro che in Ucraina il concetto di roaming fra gestori è del tutto sconosciuto.

E’ quindi necessario scaricare ed attivare le app di tutti i gestori che si intendono utilizzare.

Sarebbe solo una scocciatura se non fosse che dove ci troviamo la copertura è solo in 2G e non è quindi possibile scaricare nulla!

Procediamo verso un’altra colonnina una ventina di chilometri dopo, ma la situazione non è mutata!

Nella notte

È notte, siamo in un bosco nel cuore dell’Ucraina, e mancano ancora oltre 200 km a Kiev, dove ci sono diverse colonnine di Yasno.

Cosa fare? Rifaccio un paio di conti a mente e decido di procedere limitando un po’ la velocità.

Per la verità fino a qui, contando sull’apparente disponibilità delle colonnine CCS dove potermi rifornire, non mi ero fatto scrupoli a premere l’acceleratore.

Il viaggio prosegue quindi nella sostanziale osservanza dei limiti ufficiali e iniziamo a scorgere le luci di Kiev quando ancora abbiamo un tranquillizzante 15% di batteria.

La colonnina Yasno sulla quale faccio conto, apparentemente in funzione, rifiuta di attivarsi.

Qui non abbiamo problemi di copertura cellulare per cui ci dirigiamo verso una coppia di colonnine di altri gestori a qualche chilometro di distanza, ma entrambe sono fuori servizio.

Centro città

Puntiamo quindi verso il centro della città in caccia di un’altra colonnina CCS.

Quella che troviamo funziona, ma non eroga più di 10 kW, per cui lasciamo perdere.

Segue altro tentativo infruttuoso, con colonnina che dà solo 12-13 kW.

E poi finalmente troviamo una postazione con una quarantina di kW e via alla ricarica!

Ne approfitto per un pisolino e verso le 6, quando ancora la città dorme, ripartiamo e riusciamo ad oltrepassare la zona interessata dai lavori senza difficoltà.

Pensate che inferno può essere il traffico di giorno quando diversi km di strada a 5 corsie si riducono ad una sola corsia di marcia.!

E verso le 10 siamo arrivati!

Quindi 2.644 km percorsi con 417 kWh di energia, per un consumo medio di 158Wh/km.

Preparativi

Ora via ai preparativi per il matrimonio e ai festeggiamenti!

Tra una pratica burocratica ed una visita a qualche amico o parente i giorni volano e in un lampo arrivano i giorni del matrimonio.

In questa zona dell’Ucraina un matrimonio tradizionale dura 3 giorni di festeggiamenti con parenti ed amici, tutti accompagnati da grandi quantità di specialità culinarie, di Vodka e non solo.

Con la Vodka in commercio non si hanno problemi, ma bisogna stare attenti con i distillati casalinghi con i quali si possono toccare vette alcoliche sorprendenti!

Piccola nota storica … si narra che fu Mendeleev, quello della tavola periodica degli elementi, a stabilire che la Vodka deve avere 40 gradi, non uno di più, non uno di meno.  

I giorni felici passano veloci e ci troviamo alle prese con i preparativi per il rientro.

Mettere tutti i bagagli ed i regali nella Model 3 non è facile, ma con un po’ di pazienza e sfruttando tutti i volumi disponibili riusciamo nell’impresa, grazie anche al frunk, bagagliaio anteriore … al posto del motore endotermico.

Il ritorno a Lviv con 830 km è quasi monotono, senza intoppi rispetto all’andata.

Cracovia è la meta del secondo giorno a soli 350 km di distanza, ma questa volta il passaggio della frontiera impone oltre 4 ore.  

Terzo giorno

Il terzo giorno visitiamo il memoriale di Auschwitz e quanto rimane dei campi di Auschwitz I e Auschwitz II-Birkenau.

Sosta al Supercharger di Olomuc in Repubblica Ceca e poi via verso Vienna nelle vicinanze della quale passeremo la notte.  

L’ultimo giorno di viaggio prendiamo per il Brennero, scelta poco felice per il grande traffico che dobbiamo affrontare.

E facciamo ricarica a St. Georgen (30 min.), Brennero (15 min.) e Affi (25 min.).

Al termine del viaggio abbiamo totalizzato 6.421 km, percorsi con 1.044 kWh di energia per un consumo medio totale di 163 Wh/km.

Questa esperienza conferma che in elettrico si può viaggiare anche per lunghe tratte.

E i possessori delle Tesla possono viaggiare anche nei paesi non coperti direttamente dai Supercharger , magari solo con qualche grattacapo in più.

Fonte

  • Esperienza elettrica di Antonio Rossi
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Da editor Dicembre 6, 2021 14:00 Aggiornato
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