La transizione energetica in alcuni numeri

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Da editor Novembre 23, 2021 14:00 Aggiornato

La transizione energetica in alcuni numeri

Da anni seguo con passione l’evoluzione tecnologica di molti settori che ruotano intorno all’energia elettrica (Transizione energetica).

Ho cercato di guardare alla transizione energetica anche con razionalità e far di conto, con alcuni numeri che reputo significativi.

Ecco alcuni dati:

I calcoli

Facendo qualche calcolo sulla transizione energetica:

– le vetture in Italia percorrono complessivamente 39.717.874 x 11.200 = 444.840.188.800 km all’anno;

– se fossero tutte elettriche, consumerebbero   444.840.188.800 / 7 = 63,5 TWh.

Nella pratica questa valutazione si tradurrebbe in un aumento di carico per la rete elettrica nazionale del 21% circa (63,5 / 301,2 x 100).

In Italia nel 2020 sono stati prodotti da fonti rinnovabili 117 TWh di corrente elettrica, cioè il 38,8% del fabbisogno nazionale.

La produzione di energia da fonti rinnovabili può essere incrementata con ritmi più rapidi di quanto possa crescere il numero dei veicoli 100% elettrici circolanti.

Con gli impianti fotovoltaici domestici, circa 5 TWh all’anno di energia prodotta vanno all’ autoconsumo, quindi utenze, ma anche batterie “per la casa” e ricariche “domestiche” dei veicoli elettrici.

E si tratta di una fonte energetica in continua crescita (fonte: GSE, Gestore dei Servizi Energetici).

Questo significa che buona parte della corrente necessaria per ricaricare le auto elettriche non graverà sulla rete nazionale.

Quindi è ragionevole sostenere che in Italia sarebbe sufficiente triplicare la produzione fotovoltaica (secondo i dati del GSE, circa 25 TWh nel 2020) per avere tutta l’energia necessaria a ricaricare tutte le future auto elettriche.

Petrolio

Sul fronte del petrolio sappiamo che il consumo annuo italiano è di 58,6 Mtep (fonte: confindustriaenergia.)  

IL Tep è l’equivalente della quantità di energia rilasciata dalla combustione di una tonnellata di petrolio grezzo: 41,868 GJ (si tratta di GigaJoule, ovvero miliardi di Joule, un’unità di misura composita, creata per calcolare energia, lavoro e calore).

Siccome il petrolio viene estratto in più modi, questo viene prodotto in varie forme, differenti nella resa: per poterle confrontare fra di loro, non vengono misurate a peso, ma in base all’energia che sono in grado d’immagazzinare (più la qualità è bassa e più materia prima occorre per avere la stessa quantità di energia).

Circa il 62% diventa carburante, benzina, Diesel o GPL, oltre l’8% viene sprecato in consumi e perdite ed il restante per altri carburanti, lubrificanti, materie plastiche e tutti gli altri sottoprodotti (fonte: UNEM  unem numeri-dellenergia/italia/petrolio)

In Italia vengono consumati ogni anno circa 5 milioni di tonnellate di benzina e 10 milioni di tonnellate di gasolio per auto (fonte: UNEM

”Vendite al Mercato Interno di benzina auto su rete per regione” e ”Vendite al Mercato Interno di gasolio auto su rete per regione”).

Questo significa che la totale sostituzione delle auto termiche con quelle elettriche diminuirà il consumo nazionale di petrolio del 29%,

ovvero: 5 + 10 = 15 Mtep di carburanti.

15: 62 x 8 = 2 Mtep di consumi e perdite

15 + 2 = 17, il consumo di petrolio;

17 : 58,6 x 100 = 29%

Alcuni aspetti

Comunque è opportuno segnalare che questi dati non tengono conto di alcuni aspetti che giocano a favore della mobilità elettrica:

  • le perdite di petrolio e derivati, difficili da quantificare con precisione;
  • la produzione di CO2, il numero e la quantità di elementi inquinanti in fase di estrazione, trasporto, raffinazione del petrolio e poi del trasporto ed utilizzo dei carburanti;
  • la pericolosità del petrolio e dei suoi derivati, in tutte le fasi citate;
  • il traffico creato sui mari e nelle strade per il trasporto delle materie prime;
  • l’eliminazione definitiva della maggior parte dei mezzi dotati di motore a scoppio, fattibile in tempi accettabili, con risultati positivi per l’economia nazionale e soprattutto per la sopravvivenza della nostra e delle altre specie.

Ad essere precisi, i calcoli sarebbero più complessi in quanto:

  • si sono considerate solo le automobili, scartando le moto, gli autotrasporti di cose e di persone, gli aerei, le navi ed i mezzi da lavoro;
  • non si è tenuto conto del metano e parzialmente del GPL;
  • cambiando le proporzioni dei sottoprodotti, le raffinerie avrebbero dei rendimenti diversi da quelli attuali.

Alla fine dei conti, i dati risulterebbero ancora più a favore della mobilità elettrica.

Fonte

  • Esperienza elettrica di Corrado
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Da editor Novembre 23, 2021 14:00 Aggiornato
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