Toyota Mirai a idrogeno, un’auto del futuro

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Da editor Giugno 22, 2020 08:35

Toyota Mirai a idrogeno, un’auto del futuro

La Toyota Mirai è l’auto a combustibile idrogeno in normale produzione, e dal lancio ne sono state vendute oltre 10.000, ma in grandissima percentuale in Giappone.

Quest’ auto è stata provata non soltanto dal punto di vista tecnico o a livello di funzionamento dell’alimentazione, ma come esperienza di tutti i giorni.

In pratica si trattava di vedere se ci possa essere interesse nel mercato, e nell’utilizzo quotidiano, per modelli alimentati ad idrogeno, come infatti si sta sperimentando sempre più con i veicoli a trazione elettrica.

Caratteristiche

Il primo segno di normalità della prova della Mirai è nel poterla parcheggiare nel proprio garage, senza problemi, fatto per niente scontato per un’auto a idrogeno fino ad oggi.

La Toyota Mirai entra silenziosamente nel box auto e infatti l’unica peculiarità è nelle poche gocce d’acqua che fa cadere a terra dallo scarico solo se la si lascia accesa per un po’ di tempo.

Tutto normale anche nella tappa al supermercato per la spesa settimanale e nonostante il serbatoio che infatti ruba volume nella sagomatura del bagagliaio, lo spazio di carico è più che sufficiente.

Ad esempio all’ Ikea il parcheggio è sotto il centro commerciale ed i passanti si girano a guardare.

Infatti qui si sente solo il sibilo del compressore che asseconda le richieste di potenza, premendo sull’acceleratore, mentre all’aperto è il silenzio ad attirare l’attenzione.

Un automobilista chiede: “E’ elettrica? Non ho mai sentito questo suono”. E il bambino che lo accompagna: “Secondo me è un’auto del futuro”. Non a caso in giapponese Mirai significa futuro.

Ad alta velocità in autostrada, la risposta del sistema fuel cell – batterie della Toyota è pronta.

Le prime auto a idrogeno con celle a combustibile però non avevano le batterie e la risposta alle richieste di potenza era affidata soltanto alle celle.

Questo però causava un’ usura troppo veloce dovuta ai continui stress nei transitori. Inoltre in autostrada accelerando da velocità sostenute, si aveva la percezione di un piccolo ritardo nella risposta.

L’auto in città

C’è poi la guida in città, importante se l’auto vuole avere una diffusione di massa.

La valutazione è stata fatta nel traffico intenso di Roma, con le difficoltà dovute ai tratti con pavimentazione non asfaltata, cioè con i micidiali sampietrini…

Qui l’auto si comporta da grande berlina con ondeggiamenti comunque limitati, anche nei rari casi a velocità più elevata.

La Toyota Mirai ha dimensioni sostenute, quindi una difficoltà è la ricerca di spazi utili al parcheggio in strada.

Sappiamo che il veicolo elettrico non paga sulle strisce blu a Roma e la Mirai rientra in questo caso avendo la trazione completamente elettrica.

In effetti è possibile che al Comune di Roma abbiano tenuto conto del fatto che un’auto a idrogeno sia elettrica e non abbia emissioni inquinanti, quindi nessuna multa.

La Mirai va benissimo in città, anche in condizioni di temperature dell’abitacolo e della carrozzeria elevate.

Anche fare il pieno di idrogeno a 700 bar di pressione non presenta difficoltà di operatività.

Il problema grave è che non si è potuto farlo a Roma, dove non c’è un distributore di idrogeno, con l’Eni che ha la sua sede all’ Eur!

La Toyota ha concluso un accordo con l’Eni per Milano, ma sarebbe urgente realizzare almeno una stazione di rifornimento che possa erogare idrogeno a Roma.

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Da editor Giugno 22, 2020 08:35
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