Il supercondensatore per auto elettriche

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Da editor Luglio 6, 2020 08:31

Il supercondensatore per auto elettriche

Il supercondensatore potrebbe essere considerato una soluzione per lo stoccaggio dell’energia proveniente da fonti rinnovabili. Ciò grazie ad una innovativa tecnologia che dovrebbe essere utilizzabile anche per le auto elettriche e per i dispositivi mobili.

Lo stoccaggio e l’erogazione di energia rappresentano infatti un problema serio da anni.

A tal proposito le tecnologie impiegate per le attuali batterie costituiscono un collo di bottiglia pesante in tutte le applicazioni in cui sono utilizzate. Partendo dai dispositivi mobili come smartphone, tablet e notebook, alle auto elettriche, fino allo stoccaggio dell’energia proveniente da fonti rinnovabili.

Usare supercondensatori è una strada interessante perché questi ultimi possono immagazzinare grandi quantità di energia, erogandola poi quasi istantaneamente.

Per le rinnovabili la possibilità di stoccare efficientemente l’energia prodotta è fondamentale per il definitivo decollo del settore. Eolico e solare sono infatti soggetti a variazioni di produzione nell’arco della giornata, ed è quindi indispensabile poter raccogliere il surplus non immediatamente richiesto, in modo da poterlo erogare quando la produzione non è in grado di far fronte alla richiesta.

Università del Surrey

Un’ innovativa tecnologia per il super condensatore è stata sviluppata dai ricercatori dell’Università del Surrey, in Gran Bretagna.

E’ basata su un polimero scoperto oltre 150 anni fa, ma che solo negli ultimi decenni sta rivelando tutto il proprio enorme potenziale, la polianilina, o PANI.

La polianilina ha diversi vantaggi. Infatti è sia economica da produrre e sia è particolarmente indicata per realizzare elettrodi di batterie che siano efficienti sia nello stoccare sia nel rilasciare rapidamente grandi quantità di energia.

Il supercondensatore del Surrey Advanced Technology Institute (ATI) è appunto un nuovo composito a tre strati che utilizza nanotubi di carbonio, PANI e infine carbonio idrotermico, caratterizzato da notevole capacità di trasmissione ad alta densità di energia.

Il professor Ravi Silva, direttore dell’ATI presso l’Università del Surrey ha spiegato che “Il futuro dell’energia globale dipenderà dai consumatori e dall’industria che utilizzano e generano energia in modo più efficiente ed i supercondensatori hanno già dimostrato di essere una delle tecnologie leader per lo stoccaggio intermittente e la consegna ad alta potenza. Il nostro lavoro ha stabilito una linea di base per dispositivi ad alta energia che funzionano anche ad alta potenza, ampliando efficacemente la gamma di potenziali applicazioni”.

“Questo lavoro ambizioso e di grande impatto ha il potenziale per cambiare il modo in cui tutti viviamo la nostra vita, fornendo una soluzione di ricarica efficiente e veloce tanto per le fonti rinnovabili quanto per altri settori, ad esempio per quanto riguarda gli indossabili e le applicazioni mobili dell’Internet of Things che avvieranno la rivoluzione del 5G. Il potenziale del nostro super-condensatore è senza limiti.”

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Da editor Luglio 6, 2020 08:31
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