Le batterie allo stato solido per l’auto elettrica

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Da editor Novembre 18, 2022 14:00 Aggiornato

Le batterie allo stato solido per l’auto elettrica

C’è molto lavoro sul fronte delle batterie allo stato solido e se ne parla da parecchio tempo, ma ora i tempi potrebbero essere abbastanza maturi.

Per esempio Toyota si prepara a presentare già entro il prossimo anno una concept car con batteria allo stato solido in grado di garantire un’autonomia di almeno 500 chilometri e una ricarica completa in 10 minuti.

Rispetto alle batterie agli ioni di Litio attualmente in commercio, che sfruttano elettroliti in gel liquido o polimerico, le batterie allo stato solido assicurano dimensioni più compatte e maggiore autonomia, grazie alla più elevata densità di energia.

Ma soprattutto offrono una maggiore sicurezza, riducendo il rischio di incendio.

Si tratta di un’innovazione di importanza cruciale.

Tanto è vero che il governo giapponese si è detto pronto a supportare la ricerca sugli accumulatori di nuova generazione sia per cercare di raggiungere l’obiettivo della carbon neutrality entro il 2050, sia per contrastare la leadership della Cina nella produzione di una componente fondamentale per l’automotive del futuro prossimo, come appunto la batteria.

Anche altre case automobilistiche stanno concentrando parte dei loro sforzi sullo sviluppo di questa tecnologia.

Nissan vuole portare la sua prima autovettura su strada con batteria allo stato solido entro il 2028.

Due anni fa Volkswagen ha stretto una joint-venture con la società americana QuantumScape per arrivare alla produzione di batterie allo stato solido a livello industriale in breve tempo.

Conclusione

Un bel passo tecnologico, ma per i tempi di ricarica bisogna considerare anche la potenza erogata dalla colonnina.

La batteria del veicolo svolge un ruolo importante, ma anche la potenza erogata dalla colonnina di ricarica incide sui tempi del rifornimento. E per ricaricare al 100% una batteria di taglia media in così poco tempo ci vogliono potenze continue molto elevate.

Sarebbe necessario allestire un’infrastruttura di ricarica capillare, che magari fornisse solo energia da fonti rinnovabili.

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Da editor Novembre 18, 2022 14:00 Aggiornato
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