Guida autonoma: i 6 livelli dello standard SAE J3016

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Da editor Maggio 8, 2020 08:46

Guida autonoma: i 6 livelli dello standard SAE J3016

Lo standard SAE J3016 classifica le tecnologie di guida autonoma in sei livelli, da 0 a 5.

Il mercato dell’auto aspetta impazientemente il giorno in cui si potrà comprare un’auto autonoma, totalmente automatizzata.

A tal proposito l’industria automobilistica mondiale e quella delle tecnologie avanzate stanno lavorando da alcuni anni per realizzare la guida autonoma.

Alcuni vedono questo scenario come una rivoluzione positiva, in grado di abbattere il numero di incidenti sulle nostre strade, altri come la fine del piacere di guidare. 

Molti considerano l’Autopilot di Tesla come la soluzione al top oggi disponibile sul mercato.

Si registrano però approcci diversi per gli sviluppi.

Infatti c’è la partnership tra il produttore di auto e l’azienda tecnologica oppure lo sviluppo completo in propria da parte della casa automobilistica. 

Alcuni sviluppi sono coperti da migliaia di brevetti, altri invece sono open source e accessibili a tutti.

Livello 0

L’automobile è in pratica una macchina tradizionale che non ha nessun automatismo. Ogni movimento dell’auto è una reazione ad un comando del guidatore, nulla succede senza l’input di chi sta al volante.

L’unica eccezione è quella dell’automatic emergency braking, cioè la frenata automatica d’emergenza che blocca l’auto quando i sensori rilevano un ostacolo davanti al veicolo.

In UE dal 2022 questa tecnologia sarà obbligatoria per tutte le auto di nuova immatricolazione.

Ci sono anche le tecnologie di avvertimento. Ovvero il blind spot warning, che avverte il guidatore se un altro veicolo è nello spazio cieco dello specchietto retrovisore, e il lane departure warning, che avverte che si sta passando nell’altra corsia, senza accorgersene.

Livello 1

A questo livello hanno inizio invece le applicazioni di guida autonoma.

Nello specifico non si tratta di “automatismo ” ma più correttamente di “supporto al conducente “. Quindi assistenza alla sterzata o accelerazione/frenata, ma non per la sterzata e accelerazione/frenata contemporaneamente.

Tecnologia di guida autonoma di livello 1 è il lane centering. Questo agisce autonomamente sullo sterzo per tenere l’auto nella sua corsia di marcia. C’è anche l’adaptive cruise control, che gestisce acceleratore e freno per avere una certa velocità, senza rischiare di tamponare il veicolo che precede.

Livello 2

La guida autonoma di livello 2 è uno sviluppo del livello 1. Infatti l’auto può contemporaneamente sia tenere la corsia, sia accelerare/frenare autonomamente.

Quindi se l’autovettura ha sia il lane centering sia l’adaptive cruise control allora ha la guida autonoma di livello 2.

Oggi la maggior parte delle auto di alta gamma dei principali costruttori integra tecnologie di guida autonoma di livello 2, oppure sono optional.

Livello 3

Al livello 3 la guida inizia ad essere veramente autonoma. Ma il conducente è ancora responsabile del veicolo e per questo deve intervenire in caso di problemi o malfunzionamento degli automatismi.

A questo stadio c’è il cosiddetto traffic jam assist, o traffic jam chauffeur. Questo funziona, attivato dal guidatore, quando ci si trova in mezzo ad un ingorgo stradale e, finché non lo disattiva, il traffic jam assist prende il controllo di acceleratore, freno e sterzo e fa procedere l’auto fino alla fine dell’ingorgo.

Livello 4

La guida autonoma di livello 4 è quanto molti credono sia la guida autonoma in assoluto, cioè l’auto che va da sola.

In effetti è il primo livello nel quale il guidatore diventa passeggero e non ha più la necessità di prendere il comando dell’auto. Quindi non è più necessario che il veicolo abbia freno, acceleratore e sterzo.

Di livello 4 sono i robotaxi, cioè i taxi senza conducente che Waymo sta sperimentando negli Stati Uniti.

Comunque a questo livello i sistemi di guida autonoma non possono essere attivati in qualsiasi condizione, ma solo a fronte di specifici requisiti.

Livello 5

Qui siamo all’ultimo, cioè quello più avanzato.

I sistemi di automazione sono sempre attivi in qualsiasi condizione meteo e senza limiti. Niente volante e pedali.

La responsabilità del guidatore ad ogni livello è un aspetto molto importante nella guida autonoma.

I test di guida autonoma hanno già causato vittime.

A questi morti dobbiamo aggiungere quelli causati dall’eccessiva fiducia nell’automazione già presenti su alcuni modelli di auto in vendita. E’ ciò che è successo a qualche proprietario di auto elettriche Tesla dotate di Advanced Autopilot .

Ma di chi è la responsabilità se qualcosa non funziona o funziona male mentre i sistemi di guida autonoma sono attivi?

Allo stato attuale non c’è ancora un regolamento internazionale, quindi valido per tutti gli Stati del mondo, in cui si lavora sulla guida autonoma.

Lo standard SAE J3016 già prevede che fino al livello 3 il guidatore deve guidare, se serve.

Dal livello 4 le funzionalità di guida automatica non richiedono più l’intervento del guidatore che quindi è solo un passeggero. Bisognerà vedere se le future regolamentazioni di legge della guida autonoma riprenderanno lo standard SAE.

Gli ADAS sono i sistemi avanzati di assistenza alla guida, già presenti su molte auto oggi sul mercato.

Quindi oggi non c’è alcuna auto in commercio dotata di guida autonoma.

Tutti i sistemi oggi disponibili sulle auto di serie sono tecnologie di guida assistita, non autonoma.

ADAS, Advanced Driver Assistance Systems, in pratica al momento identifica quei sistemi che, grosso modo, rientrano nel livello 3 dello standard SAE.

E’ importante evidenziare che la differenza tra guida autonoma e guida assistita oltre che tecnologica, è anche legale. Infatti nella guida assistita il responsabile del veicolo è sempre il guidatore.

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Da editor Maggio 8, 2020 08:46
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