Spagna, piano di incentivi e innovazione per l’auto

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Da editor Luglio 17, 2020 08:49

Spagna, piano di incentivi e innovazione per l’auto

La Spagna guarda all’auto del futuro anche con gli incentivi.

Si tratta di diverse attività per un totale di 3,75 miliardi di euro per sostenere il settore auto. Tutto ciò è stato presentato dal premier Pedro Sanchez, “piano per promuovere la catena del valore dell’industria automobilistica, verso una mobilità sostenibile e connessa”.

E ci sono anche incentivi “neutrali” per l’acquisto di auto nuove.

In una conferenza stampa che ha fatto seguito alla quattordicesima videoconferenza con i presidenti regionali, il Primo Ministro ha dichiarato che questo programma sarà finanziato per il rinnovo del parco auto, con incentivi speciali per i veicoli elettrici.

Il piano del governo comprenderà un aiuto speciale alle famiglie con meno risorse. In questo modo “ nessuno rimarrà indietro in questo processo” e andrà anche a beneficio degli imprenditori e dei lavoratori autonomi.

In dettaglio a seconda del livello di emissioni del veicolo, e del tipo di proprietario, cioè privato o lavoratore autonomo, l’incentivo varia da 400 a 4 mila euro. A questa cifra bisognerà aggiungere uno sconto che sarà applicato dal venditore. Però ci sono due eccezioni: per le elettriche e le ibride plug-in con oltre 40 km di autonomia in elettrico lo sconto del venditore sarà di soli mille euro. Sono previsti sconti superiori per le persone con mobilità ridotta.

Gli stabilimenti

In questi giorni il governo è incalzato dal partito popolare sul futuro dell’auto in Spagna. In particolare destano preoccupazione la situazione dello stabilimento di Vitoria della Daimler e quella di Valladolid dove sono presenti Renault, Iveco e Michelin.

D’altra parte solo poche settimane fa Nissan ha annunciato di voler chiudere la fabbrica di Barcellona, con 3 mila dipendenti.

Nel primo quadrimestre dell’anno in Spagna le vendite di auto sono calate del 48,9% rispetto allo stesso periodo del 2019 e nel solo mese di aprile si sono quasi azzerate con un crollo del 96,5%.

Conclusione

Quindi Sanchez ha sottolineato che “Si tratta di fare ciò che è necessario per ammortizzare le enormi perdite del settore nell’anno finanziario 2020, mentre noi poniamo le basi dell’industria di domani: un’industria che uscirà rafforzata dalla mano dell’elettrificazione e della digitalizzazione e che contribuirà a far avanzare il nostro Paese sulla via di una giusta transizione ecologica”.

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Da editor Luglio 17, 2020 08:49
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