Il record dell’elettrico nella Russia asiatica

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Da editor Ottobre 19, 2021 14:00 Aggiornato

Il record dell’elettrico nella Russia asiatica

La Russia asiatica sta facendo registrare record di vendite, a livelli della Norvegia.

Ed è una tendenza che va approfondita.

E i numeri sono chiari.

La Russia orientale, con meno del 5 per cento della popolazione nazionale, ha oltre il 20 per cento del mercato delle auto a zero emissioni, nei primi sei mesi del 2021.

Nella ricca e moderna Mosca non si va oltre il 15 per cento della quota interna.

Le Nissan Leaf, prima serie, sono molto richieste nella Russia orientale.

Autonews ha intervistato un concessionario di Khabarovsk, che è una stazione della ferrovia Transiberiana, cioè  8.523 km da Mosca e a 765 km da Vladivostok e in linea d’aria si trova a meno di 30 km dalla Cina.

“Ho acquistato la mia prima auto elettrica nel 2015. Questo ha sconcertato amici e vicini nella mia città natale di Khabarovsk. Era una Leaf usata che ho pagato 6 mila dollari, sostituita recentemente con una Tesla Model 3. Ma da allora molto è cambiato. Oggi, da noi come in tutte le città del Far East è pieno di auto a batteria. Vedi veicoli parcheggiati nelle strade e nei cortili. Le persone appendono persino le prese di corrente dai loro balconi per caricarli” ha spiegato Dmitry Unagaev.

La domanda ha portato ad un fiorente mercato dell’usato. I modelli di taglia media con 5-7 anni di anzianità costano da 5 mila a 8 mila dollari.

E l’acquisto di veicoli elettrici nuovi, ma soprattutto usati dal vicino Giappone, sta mettendo in crisi i concessionari AvtoVAZ, cioè la Fiat locale che produce circa un milione di automobili all’anno, esportandole anche con il marchio Lada.

Russia

Pensando al fatto che la Russia orientale non ha un reddito medio elevato nè una cultura ambientale, rispetto all’Europa Occidentale, sembra una cosa assurda, ma invece risponde ad una logica economica precisa.

Solo nel 2017, il governo russo ha concesso la costruzione di colonnine pubbliche per la ricarica.

L’elettricità è a basso costo non solo per le colonnine di ricarica. Questo grazie alle sovvenzioni del governo di Putin per stimolare lo sviluppo economico nella regione.

A causa dell’insufficiente capacità delle raffinerie locali, i prezzi del carburante sono in genere superiori alla media russa, sino al 6% a fine luglio, secondo il servizio federale di statistica.

La testimonianza di Ivanova

Alla fine è matematica pura come ha spiegato Olga Ivanova, a capo di un’impresa edile a Irkutsk, Siberia orientale.

“Per caricare il mio veicolo usato pago circa 500 rubli al mese (7 dollari, ndr). Mentre la benzina per la seconda auto di famiglia costa quasi 10 mila rubli al mese. Abbiamo calcolato che avremmo potuto risparmiare circa 200 mila rubli all’anno (circa 2700 dollari, ndr) per il carburante e gli altri costi legati alla vettura non elettrica. Non ho il bisogno di risparmiare per forza, ma quando capisci che si può godere dello stesso comfort, tenendosi in banca così tanto è decisamente piacevole” ha sottolineato la signora Ivanova.

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Da editor Ottobre 19, 2021 14:00 Aggiornato
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