Il PNRR in Germania e Francia per l’automobile

editor
Da editor Maggio 31, 2021 14:00 Aggiornato

Il PNRR in Germania e Francia per l’automobile

In Germania il PNRR avrà un impatto importante per l’automobile. Gli obiettivi principali saranno 500 mila veicoli elettrici, 400 mila stazioni di ricarica installate negli edifici, 50 mila punti ricarica pubblici in strada e 2.800 autobus green.

Olaf Scholz

Una parte delle risorse andrebbe anche alla mobilità alternativa e ai trasporti a basse emissioni inquinanti, con tanto di piani per infrastrutture e servizi collegati.

Questo è stato indicato dal Ministro delle Finanze tedesche, Olaf Scholz, alla presentazione del Recovery Plan della Germania a cui dovrebbero andare 28 miliardi di euro dei fondi del Next Generation EU.

Quindi 12 miliardi per la transizione ecologica e il contrasto ai cambiamenti climatici e 14 miliardi per la digitalizzazione del Paese e l’automazione industriale.

Dati e percentuali

Comunque secondo Scholz la Germania potrebbe destinare il 90% delle risorse previste dal piano al contrasto dei cambiamenti climatici e alla transizione digitale.

Un livello di spesa che va ben oltre i vincoli previsti da Bruxelles. Questi sono minimo il 37% dei fondi per la transizione green e il 20% per quella digitale.

Alla transizione digitale andrebbero invece 14 miliardi di euro circa. Questi sarebbero da spendere principalmente nell’automazione industriale, nell’innovazione tecnologica per l’istruzione, la salute e la Pubblica Amministrazione.

Grazie a queste risorse Berlino si attende un aumento del Pil di circa il +2%. Si attende anche una leggera crescita dell’occupazione dello +0,5%.

Il PNRR

Hanno presentato il PNRR tedesco in modalità congiunta con il ministro delle Finanze francese, Bruno Le Maire.

Parigi destinerà il 50% delle risorse alla sostenibilità ambientale e il 25% a quella digitale. 

La transizione ecologica riceverà questo 50% con ” l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990″ , ha affermato Le Maire

La Francia ha già avuto un finanziamento di 30 miliardi di euro, sul totale di 100.

Il Recovery Plan francese si regge su quattro pilastri fondamentali. Questi sono ambiente, competitività, coesione sociale e coesione territoriale.

In particolare Le Maire ha fatto riferimento a quattro progetti legati alla missione per la transizione ecologica. Questi vedono in primo piano le fonti rinnovabili, l’ecologia e la biodiversità, tecnologie verdi e mobilità pulita.

Conclusione

Entrambi i ministri hanno sottolineato la necessità di accelerare i tempi e favorire una rapida erogazione dei fondi. Infatti è l’unico modo per rilanciare l’economia del continente e rimanere competitivi con Stati Uniti e Cina.

E’ bene ricordare che il Recovery Fund non è solamente un grande pacchetto di risorse per far ripartire l’Europa travolta dalla pandemia di Covid-19. Infatti è anche l’occasione storica per rendere più forte il processo di integrazione dell’Unione europea.

Fonte:

editor
Da editor Maggio 31, 2021 14:00 Aggiornato
Scrivi un commento

Nessun commento

Ancora nessun commento!

Non ci sono ancora commenti ma potresti essere il primo a commentare questo articolo.

Scrivi un commento
Vedi commenti

Scrivi un commento

Il tuo indirizzo e-mail non sarà pubblicato.
I campi obbligatori sono segnati con *