Nissan E-NV200: test di Corrado a Genova

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Da editor Febbraio 3, 2020 16:13

Nissan E-NV200: test di Corrado a Genova

Nissan Italia mi ha permesso di utilizzare per qualche giorno il pulmino Nissan E-NV200

Quindi riassumo le mie impressioni di questa prova.

Le batterie

Con la chimica e la gestione delle batterie, date le loro singole caratteristiche molto differenti, ogni azienda ha fatto delle precise scelte: Nissan ha dato la priorità ad un costo accessibile delle proprie EV ricorrendo ad alcuni sapienti compromessi:

  • celle più lente nella ricarica, ma più economiche;
  • charger di bordo più piccoli, leggeri e meno dispendiosi;
  • batterie non climatizzate per una maggiore semplicità;

E’ comunque possibile effettuare eccezionalmente ricariche rapide in colonnine dedicate tramite la tecnologia ChaDeMo.

Inoltre, l’autonomia di almeno 200 Km della nuova batteria da 40 kWh la rende perfettamente in grado di adempiere al proprio ruolo di mezzo per trasporti urbani in città grandi e piccole.

La Nissan E-NV200 viene prodotta in 2 versioni: furgone e minivan, entrambe molto comode e spaziose oltre che, naturalmente, silenziose.

Qui in Liguria, fra le mille salite e discese, le minuscole strettoie, le fermate e le partenze infinite la prova è stata severa, ma la E-NV200 si è sempre comportata egregiamente: in salita la coppia di un motore elettrico è sempre abbondante, mentre in discesa, impostando il selettore su “B” non occorre nemmeno frenare, facendo sì che si ricarichi la batteria. Infatti, il primo taxi elettrico a Genova è proprio un e-NV 200!!

La ricarica

A fine giornata, effettuati circa 150 Km e con 1/4 di batteria rimanente, ho attaccato l’E-NV200 ad una presa “Schuko” di casa mentre, contemporaneamente, erano in funzione il forno elettrico, il deumidificatore, le luci e le altre piccole apparecchiature di casa. Ebbene, il contatore da soli 3 kW non è mai saltato e nelle 10 ore di permanenza a casa siamo riusciti a ricaricare completamente la batteria.

Anche presso le apposite colonnine, effettuare la ricarica è molto semplice. Infatti, prima di scendere dall’auto si schiaccia l’apposito pulsante, si decide se impostare un eventuale ritardo (utile se la batteria è troppo stressata o se non si vuole impegnare subito il contatore), si preleva l’apposito cavo ( in dotazione ce n’è uno per casa con la spina Schuko ed uno per colonnine con la spina di Tipo 2), lo si connette prima all’auto e poi alla presa (se è una colonnina, occorre prima chiedere l’autorizzazione).

Insomma, l’E-NV200 è un mezzo piacevole da guidare e che, con la batteria della giusta capacità e la strumentazione precisa, riesce ad evitarci l'”ansia da autonomia” dei veicoli elettrici di vecchia generazione.

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Da editor Febbraio 3, 2020 16:13
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