Tesla Model Y, test di 5 giorni

editor
Da editor Novembre 15, 2022 21:00

Tesla Model Y, test di 5 giorni

La Tesla Model Y Performance è stata provata in uso quotidiano, utilizzo autostradale reale, classica gita in montagna partendo da Milano, nonché una bella coda, tipica della tangenziale Nord di Milano.

E si tratta di un esemplare della vettura elettrica della casa californiana prodotta nello stabilimento in Germania.

Il modello in prova era nero, con cerchi da 21 pollici, le pinze dei freni rosse, caratteristiche della Performance, ed uno spoiler in carbonio sul bordo del cofano posteriore.

Come stile la Model Y si presenta come una vettura semplice, dalle linee molto pulite, apparentemente uno dei tanti SUV coupé, che ormai tutte le case automobilistiche hanno a listino.

Model 3

Il feeling con la Model 3 è evidente, soprattutto al frontale, mentre il tetto in cristallo fotocromatico nero mette in evidenza l’andamento curvilineo della parte superiore della vettura.

In nero opaco le maniglie portiera a scomparsa, le cornici dei finestrini e dettagli degli esterni, una scelta più ecosostenibile delle cromature ed a nostro avviso anche molto indovinata come estetica.

Con la Model 3 condivide l’approccio minimal di interni e cruscotto, di fatto il solo con l’enorme tablet da 15 pollici. La qualità degli interni è cresciuta moltissimo: accoppiamenti, vani con chiusura soft, spazi di stivaggio abbondanti sia nelle portiere che nel tunnel, 2 belle postazioni di ricarica wireless per il cellulare.

Con l’auto viene consegnata la “card di emergenza” da tenere nel portafoglio, e si è aiutati a configurare l’ app Tesla con la quale gestire la Model Y.

Il telefonino sostituisce la chiave e dà accesso a moltissime funzionalità, tra cui la possibilità di preriscaldare o preraffreddare la macchina, controllare lo stato di ricarica, ecc.

In movimento la Model Y Performance lascia letteralmente a bocca aperta.

Infatti è il passaggio ai “regimi intermedi” che fa veramente impressione. A 60-70 km/h sorpassare il veicolo che vi precede è pressoché istantaneo e ci si trova al di sopra delle velocità codice senza quasi accorgersi.

Performance

La “Performance” ha un assetto più rigido e ribassato rispetto agli altri modelli della gamma, pur mantenendo una marcia estremamente confortevole.

La frenata “one pedal”, cioè semplicemente togliendo il piede dal pedale dell’acceleratore, rende la guida molto rilassante nell’uso quotidiano.

Le pinze maggiorate della Performance potrebbero essere un po’ più aggressive nell’attacco, richiedendo uno sforzo sul pedale significativo, soprattutto nella guida sportiva.

Nel traffico gli ausili alla guida danno un eccellente supporto. La dotazione di telecamere di cui è provvista la Model Y aiuta sia nelle operazioni di parcheggio sia nel segnalare, con un riquadro nel tablet centrale, l’angolo cieco dello specchietto quando si aziona l’indicatore di direzione.

Che le auto elettriche in ambito cittadino siano forse la miglior risposta ai problemi di inquinamento e di semplicità di guida è oramai un dato assodato.

Peraltro rimane un certo scetticismo sulle vetture a batteria nei percorsi autostradali.

Allo scopo si fanno circa 480 km dalla provincia di Milano a Courmayeur e ritorno, praticamente tutto autostrada.

Si parte con un 60% di batterie e impostiamo il navigatore che indica la prima sosta per la ricarica a Santhià. Partiamo e subito una bella coda nel tratto cittadino dell’autostrada, coda che la Model Y digerisce senza alcuna fatica.

Autopilot

Grazie all’ Autopilot la Tesla supera il test “tangenziale” che affligge tutti quelli che abitano in aree urbane. Lo start e stop non richiede alcuna azione da parte del guidatore, se non il tenere le mani sul volante, e la regolazione della distanza dalla vettura che ci precede funziona meglio dei sistemi analoghi che abbiamo potuto testare.

Da sottolineare l’eccellente lavoro del sistema di climatizzazione che, con la sua peculiare architettura, non ci fa sentire il classico flusso di aria fredda pur mantenendo la temperatura ai livelli desiderati.

Il climatizzatore non è immediato quindi è opportuno sfruttare la climatizzazione remota, specie se si ha la vettura in ricarica.

Il pilota automatico mostra qualche incertezza in situazioni critiche ed in alcuni casi si disinserisce di colpo.

E’ successo un paio di volte in prossimità di lavori in corso con la guida che torna nelle nostre mani all’improvviso e molto vicino al punto di deviazione, così come in un paio di casi con curve particolarmente insidiose.

Ripreso il controllo della vettura, il cruise control adattivo funziona invece benissimo.

Tesla ha saputo selezionare le location dei suoi Supercharger in maniera molto furba, spesso sono in località che permettono una pausa piacevole oltre che necessaria.

Al Golf Club Cavaglià la pausa è stata di circa 40 minuti per arrivare al 100% della ricarica, quindi si è fatto il “pieno” per aver maggior libertà per i test di “potenza”.

La strada

La strada che porta ad Aosta è stata digerita molto meglio dall’ Autopilot, con lunghi tratti in cui la nostra Model Y ci ha condotti in autonomia verso la meta, sempre ovviamente con l’obbligo di tenere le mani sul volante se non si vuole scatenare l’allarme del sistema ed il suo disinserimento.

Sulle strade di montagna tra Courmayeur e La Thuile è stata provata l’accelerazione della Model Y Performance e la sua agilità tra i tornanti, con l’ottimo funzionamento della trazione integrale Tesla. 

Il ritorno non ha presentato particolari sorprese ed in sintesi il viaggio è stato di circa 500 Km con una pausa totale di un’oretta circa.

Conclusione

La Tesla Model Y nell’uso quotidiano fa apprezzare la capacità di carico, la sua comodità, i sedili sono davvero ottimi, e la semplicità di guida dell’elettrico, specie nell’ uso cittadino.

C’è da pensare che molti utenti Tesla sfruttino la ben più economica ricarica casalinga. Anche se più lenta, garantisce il ciclo di vita delle batterie maggiore. Inoltre permette comunque ricariche in linea con le percorrenze medie giornaliere della stragrande maggioranza degli utenti.

Su un tratto di strada chiusa al traffico è stata verificata l’accelerazione del modello Performance. Questa ha confermato le prestazioni davvero mozzafiato della Y in questa configurazione, davvero uno dei mezzi più entusiasmanti in assoluto per ripresa e spunto.

Magari la cappelliera posteriore che scricchiola e geme non è il massimo in una auto da oltre 70.000€. Certo la Tesla Model Y è un prodotto maturo, molto ben confezionato che fa dimenticare le ingenuità delle prime produzioni Tesla.

Fonte

editor
Da editor Novembre 15, 2022 21:00
Scrivi un commento

Nessun commento

Ancora nessun commento!

Non ci sono ancora commenti ma potresti essere il primo a commentare questo articolo.

Scrivi un commento
Vedi commenti

Scrivi un commento

Il tuo indirizzo e-mail non sarà pubblicato.
I campi obbligatori sono segnati con *