Mobilità sostenibile: strategie per le aree urbane al 2030

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Da editor Novembre 25, 2019 09:21

Mobilità sostenibile: strategie per le aree urbane al 2030

“Mobilità sostenibile: strategie per le aree urbane al 2030” è lo studio presentato da Agici Finanza d’impresa. Ovvero una società che si occupa di ricerca e consulenza specializzata nel settore delle infrastrutture, dell’energia e delle utilities.

Lo studio ha stimato in 36 miliardi di Euro, spalmati su 10 anni, l’ammontare necessario per raggiungere i limiti previsti dal Piano nazionale energia e clima, in tema di riduzione delle emissioni di gas serra, cioè della CO2, limitazione delle polveri sottili e miglioramento della mobilità urbana.

Questa cifra, infatti, servirebbe alle città italiane per mettere in servizio mezzi pubblici a zero emissioni, installare colonnine di ricarica elettrica, implementare incentivi ed ecobonus che facilitino la transizione energetica anche nel campo dei trasporti. In termini pratici ciò darebbe una riduzione delle emissioni del 30%.

Lo studio ha valutato i movimenti di merci e persone nelle città italiane, dalle grandi aree metropolitane ai comuni più piccoli, per individuarne i problemi più importanti e indicare le soluzioni più adatte sia per migliorare la mobilità sia per limitarne l’impatto sull’ambiente.

I 36 miliardi sono figli dello scenario più avanzato e quindi più oneroso.

Perchè questa cifra?

“La rete di ricarica elettrica per 6 milioni EV (auto elettriche o ibride), stima fornita dal Piano per il 2030, necessita di 32.500 colonnine, 61 depositi elettrificati per autobus, per un totale di 923 milioni di euro di investimenti“.

Si prevedono 8,2 miliardi di euro per eco-incentivi, cioè gli Ecobonus dalla Legge di Bilancio 2019, che lo Stato dovrà sostenere per favorire la diffusione delle auto elettriche.

Inoltre, per ferrovie, tram e metropolitane bisogna mettere a budget circa 27 miliardi di euro, e siamo arrivati a circa un totale di 36 miliardi in totale.

Di fatto questo piano come già sottolineato è il più ambizioso, ma è anche quello che raggiunge i maggiori benefici per salute e ambiente.

Infatti, con queste scelte si arriva a ridurre le emissioni di CO2 equivalenti del 30% rispetto al 2018, pari a un taglio di 20,5 milioni di tonnellate/anno al 2030.

Il Piano nazionale energia e clima ha l’obiettivo di arrivare ad una riduzione di 24 milioni di tonnellate/anno al 2030 per l’intero settore dei trasporti, inclusa la lunga percorrenza cioè spostamenti extraurbani, aerei ecc. Questi per quanto riguarda le emissioni di CO2 non rientrano nello studio di Agici Finanza d’Impresa.

Comunque ci sarebbe un significativo beneficio anche in termini di diminuzione delle polveri sottili di circa il 70%.

Le aree metropolitane, inoltre, dovranno dare il contributo più alto di riduzione della CO2 rispetto ai centri minori, ma non va trascurato anche il ruolo dei comuni con meno di 10mila abitanti, “a causa dell’elevata consistenza demografica (15,6 milioni di abitanti nel 2018) e dell’uso oggi molto marcato dell’automobile”.

Quindi, la mobilità sostenibile ha un ruolo fondamentale nella diminuzione dell’inquinamento sul pianeta. E noi dobbiamo fare di tutto per la nostra terra.

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Da editor Novembre 25, 2019 09:21
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