Mazda MX-30, insieme per qualche giorno

editor
Da editor Ottobre 8, 2021 14:00 Aggiornato

Mazda MX-30, insieme per qualche giorno

Ho avuto la possibilità di guidare per un week end “lungo” la Mazda MX-30, per gentile concessione della concessionaria GE Car di Genova.

Ho percorso quasi 500 km tra Liguria e Toscana, spingendomi fino a Colonnata … quella famosa per il suo lardo!

La prima impressione che mi ha dato quest’auto 100% elettrica è che sotto tanti aspetti assomiglia molto alle vetture termiche.

Infatti aprendo il cofano, sembra di vedere un vecchio motore a combustione, con tanto di basamento.

Nelle accelerazioni, durante il viaggio, all’interno dell’auto si sente in lontananza, ma chiaramente, un rumore simile al rombo di un motore V6.

Dietro al volante ci sono 2 palette per dare modo al guidatore di poter selezionare fra 5 modalità di guida, in pratica da quella con più spinta del motore fino a quella con il maggior rallentamento in seguito al rilascio dell’acceleratore.

In effetti in Liguria e nelle altre zone con molte strade collinari e di montagna, ma anche in città, chi ama la guida elettrica preferirebbe un mix di entrambe, per poter fare con scioltezza una guida one pedal, ritrovandosi sia l’auto scattante, sia un buon recupero di energia in frenata.

Caratteristiche

Quindi la Mazda MX-30 conferma le sue caratteristiche termiche quanto al piacere di guida, dando un pò la sensazione di guidare un’auto con le marce.

Quando viene utilizzata in pieno la frenata rigenerativa, l’MX-30 ha un ottimo rendimento energetico, recuperando tanti chilometri in discesa e durante i rallentamenti.

Per esempio nella decina di chilometri che ho percorso in discesa con un dislivello di circa 350 m, la frenata rigenerativa mi hanno permesso di fare ancora una ventina di chilometri – più o meno sempre a 60 km/h – in pianura, ritornando di fatto al livello di carica di partenza della batteria.

La velocità di ricarica arriva fino a 50kW, cioè un’oretta in corrente continua ed a 2,2 (fino a 16h) e fino a 6,6 kW (circa 5 ore) con i cavi, forniti in dotazione, rispettivamente con spina Schuko per le comuni prese di corrente e Tipo2 per wall box o colonnine lente.

Lo sportello che chiude il punto di attacco del cavo per la ricarica è decisamente grande e potrebbe essere fonte di problemi in spazi angusti.

L’apertura delle porte posteriori, peraltro piccole, non è quella tradizionale, ma con cerniere sul retro vettura. Possono piacere o meno, comunque poco gestibili negli spazi angusti, ma risultano molto affascinanti, combinate con l’apertura di quelle anteriori.

Fonte

  • Esperienza diretta di Corrado Sanguineti
editor
Da editor Ottobre 8, 2021 14:00 Aggiornato
Scrivi un commento

Nessun commento

Ancora nessun commento!

Non ci sono ancora commenti ma potresti essere il primo a commentare questo articolo.

Scrivi un commento
Vedi commenti

Scrivi un commento

Il tuo indirizzo e-mail non sarà pubblicato.
I campi obbligatori sono segnati con *