Nissan Leaf e+ … più da autostrada

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Da editor Ottobre 28, 2020 08:48

Nissan Leaf e+ … più da autostrada

Esperienze elettriche di Corrado Sanguineti e Aldo Persi

Abbiamo provato la Leaf e+ con batteria da 62 kWh, per una decina di giorni. Ci è stata gentilmente concessa da Nissan Italia come già fece con la Leaf 40 kWh. 

La differenza tra le due versioni è notevole. In termini di autonomia sia come evidenziano gli strumenti al cruscotto, sia proprio per la sensazione che dà di guidare un’auto che fa percorrere più chilometri.

Abbiamo percorso in totale circa 1200 km tra città, strade provinciali e autostrada e partecipato al Raduno Elettroni Liguri.

Una volta presa confidenza con l’e-Pedal nella guida cittadina, e non solo, abbiamo avuto l’ennesima conferma che questo è un dispositivo semplicemente speciale.

Si guida utilizzando unicamente il pedale dell’acceleratore. In pratica l’auto frena autonomamente e con delicatezza se si solleva con attenzione il piede, comunque anche in modo determinato se si rilascia con meno cura e la velocità è più elevata.

In autostrada sicurezza e tranquillità sono coniugate dal cruise control, dal dispositivo di controllo della distanza dal veicolo che precede, dalla segnalazione acustica e visiva che si sta oltrepassando la linea della carreggiata. Utile anche perché ci fa capire che precedentemente abbiamo dimenticato di mettere la freccia

Quindi senza dubbio un bel viaggiare.

La Leaf e+ si conferma bella come design e con un interno molto piacevole e curato, dove spiccano le cuciture in filo azzurro, un tocco di classe!

Chiavari- Parma

Abbiamo effettuato un viaggio da Chiavari a Parma, percorrendo all’andata il passo del Bocco, una vera e propria strada di montagna. Qui abbiamo trovato conferma della comodità e del silenzio all’interno dell’abitacolo, ma soprattutto dell’enorme stabilità data dal baricentro basso tipico delle auto “a batteria”.

In centro a Parma abbiamo trovato varie colonnine ed abbiamo scelto quella rapida con ChaDeMo (lo standard scelto da Nissan) di Enelx, che in una quarantina di minuti ci ha ripristinato il 100% di ricarica.

Al ritorno abbiamo fatto l’autostrada, più lunga ma decisamente più veloce. Qui abbiamo apprezzato nuovamente le doti di stabilità della Leaf, in questo caso alle alte velocità.

Il viaggio verso Milano

Alcuni dati del viaggio da Genova Porto Antico al deposito di Milano per riconsegnare l’auto, sempre nei limiti di velocità.

Ci ha lasciato un po’ perplessi la ricarica all’inizio del viaggio. Infatti dopo circa 5 ore alla presa da 40 kW AC, a partire da una percentuale presente del 53% siamo arrivati a solo 83%, con 15,9 kWh caricati e il display della colonnina che indicava carica terminata.

Quindi partenza con 83% di ricarica, cui corrisponderebbero 327 km di autonomia, e 1.795 km totali percorsi finora dalla vettura.

Dopo la salita sui Giovi con 38 km in autostrada, a Busalla l’autonomia è scesa a 237 km e la capacità residua al 74%.

A Serravalle abbiamo guadagnato in autonomia con 278 km e ridotto la carica residua solo di 5 punti.

Raggiungiamo Tortona a 110 km/ora con il cruise control inserito come poi facciamo anche negli altri tratti autostradali e scendiamo al 63 %, comunque con 251 Km di autonomia.

All’area di servizio di Dorno, ci sono ancora 190 km percorribili e il 52% di carica, ma abbiamo tenuto i 120 km/ora.

Spingiamo i 130 fino alla barriera, consumando energia fino ad arrivare al 39% e 134 km residui.

All’arrivo in Via dei Missaglia c’è ancora il 33% di carica disponibile che significa ancora 118 km.

Questo non è stato un test “scientifico”, né poteva esserlo. Si tratta di una reale sensazione della affidabilità della Leaf e+ alla guida elettrica, soprattutto sull’ansia dell’autonomia, e possiamo dire che siamo soddisfatti del risultato

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Da editor Ottobre 28, 2020 08:48
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