La potenza delle auto elettriche

La potenza delle auto elettriche si misura in kW allo stesso modo sia per le auto tradizionali sia per quelle elettriche e rappresenta la potenza massima disponibile.

Ma poi su libretto di immatricolazione nel caso delle elettriche il dato risulta inferiore a quello “ufficiale” e spesso è di parecchio più basso.

Per esempio la Tesla Model 3 ha una potenza max ufficiale di 257 kW che a libretto diventa di 153, quindi il 60 % rispetto al valore massimo.

Per la Hyundai Kona E. Long Range la situazione è ancora più favorevole, infatti dalla potenza di 150 kW, sul libretto abbiamo 28 kW e quindi solo il 19%.

L’auto al top delle motorizzazioni elettriche, la Tesla Model S P100D sviluppa 451 kW e sul libretto ce ne sono 158 kW, quindi il 35%.

La spiegazione di questo curioso aspetto è nella regola dei 30 minuti.

La ragione principale di questa discrepanza sta nel fatto che mentre un motore a scoppio è il principale responsabile delle prestazioni, sulle auto elettriche le stesse dipendono in larga parte dalla batteria, che non è un semplice serbatoio di energia, ma a conti fatti è il vero “motore” dell’auto. La sua capacità di cedere energia, trasformata dal motore propriamente detto in movimento, determina le prestazioni finali di ciascun modello.

Potenza

Quindi per le vetture elettriche si fa un’importante distinzione tra la massima potenza istantanea, ossia il picco che l’auto può raggiungere per un breve intervallo in accelerazione, e quella che può erogare in modo più continuo e regolare, che è notevolmente più bassa.

La normativa di riferimento ECE R85 definisce potenza netta massima quella “che un gruppo motopropulsore è in grado di erogare in media nell’arco di 30 minuti”.

Nell’auto con motore endotermico in teoria il propulsore dovrebbe essere in grado di girare al regime di massima potenza a lungo senza particolari difficoltà, e per questo il suo valore di riferimento coincide con quello della massima potenza effettivamente raggiungibile.

Ma una batteria non sarebbe in grado di erogare con continuità la potenza di picco senza sottoporre se stessa ad un notevole stress ed esaurire rapidamente la sua carica.

Fatte queste premesse, qual è la differenza tra la potenza omologata e quella massima? Essendo determinata da motore e batteria, la forbice non ha un coefficiente fisso ma può cambiare da auto ad auto anche di parecchio.

Nella pratica ciò significa molta potenza e poche tasse

Italia

Oggi in Italia le elettriche non pagano il bollo per 5 anni: in Piemonte e Lombardia, questa agevolazione è estesa “a vita”, mentre nelle altre regioni la tassa dal 6° anno è ridotta a 1/4 dell’importo calcolato moltiplicando i kW a libretto per la tariffa adottata per i modelli con motore a scoppio Euro 5-6.

Pertanto un importo che sarebbe piuttosto modesto anche se fosse calcolato solo sulla potenza massima.

Per esempio la Smart EQ che sulla carta ha 60 kW di potenza massima, ma a libretto ne riporta “appena” 41, immatricolata in Emilia Romagna, dove si applica una tariffa di 2,58 euro/kW, pagherebbe il 25% di circa 106 euro, ovvero poco più di 26 euro invece che 38,7.

Conclusione

Anche i modelli ibridi con doppia propulsione sono a loro modo “defiscalizzati”, in quanto dichiarano soltanto una parte della potenza totale disponibile.

Infatti sui libretti di questi mezzi è riportata quella del solo motore endotermico senza considerare quelli elettrici.

Va ricordato però che sui modelli ibridi la potenza totale “di sistema” non corrisponde alla somma aritmetica di quelle dei singoli motori perché non accade mai che tutti esprimano la massima potenza contemporaneamente.

Fonte

• https://insideevs.it/features/363335/auto-elettriche-differenza-potenza-massima-potenza-libretto/