Le auto elettriche crescono in Europa, non in Italia

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Da editor Novembre 28, 2022 14:00 Aggiornato

Le auto elettriche crescono in Europa, non in Italia

Nei paesi dell’UE cresce la voglia di vetture elettriche con l’unica eccezione dell’Italia.

Senza dubbio si tratta di uno scenario importante in vista dello stop ai motori elettrici nel 2035.

Infatti l’Europa ha definito la propria strategia.

Dal 2035 l’elettrico sarà la scelta obbligata per chi vorrà acquistare una nuova auto.

Un orizzonte all’apparenza lontano, ma in realtà molto vicino se consideriamo le tappe di avvicinamento ad una scadenza così importante e di grande impatto.

ACEA, l’associazione dei costruttori auto europee, ha diffuso i dati relativi al tipo di motorizzazione scelto nei paesi dell’Unione e di quelli continentali extra-Ue che mostrano i cambiamenti in atto.

Tra gennaio e settembre del 2022 le nuove immatricolazioni nell’area UE sono state 6.597.718.

La fetta di mercato più consistente rimane quella delle vetture alimentate a benzina con il 37,9% del totale, una quota che nello stesso periodo del 2021 era al 41,2%.

In flessione anche le immatricolazioni di auto diesel, passate dal 20,4% al 17,1%, ma è evidente come oltre la metà del mercato europeo, il 55% per la precisione, rimane costituito da vetture con motorizzazione puramente termica.

Comunque aumentano le vendite di auto ibride (full e mild) che nei primi tre trimestri 2022 salgono a quota 22,6% rispetto al 19,6% del 2021, mentre rimangono sostanzialmente stabili all’8,5% quelle plug-in.

Le immatricolazioni di EV hanno raggiunto il 10,6% del totale comunitario, rispetto al 7,6% registrato tra gennaio e settembre dell’anno precedente.

L’Agenzia internazionale per l’energia (AIE) stima in oltre 445 miliardi di euro gli investimenti dei costruttori auto nell’elettrificazione.

La diminuzione delle immatricolazioni di auto elettriche registrata in Italia rappresenta un’eccezione nel panorama europeo.

Nel dettaglio, le vendite di vetture puramente elettriche registrano incrementi diffusi tra i paesi dell’Unione Europea con un’unica eccezione, l’Italia, dove arretrano del 23% fermandosi a 35.875 nei primi nove mesi del 2022.

Conclusione

Va detto che gli incentivi statali nel nostro paese sono ripartiti dal 2 novembre, e quindi bisogna aspettare per vedere i risultati. 

Altrove, ad eccezione dell’Austria che mostra un dato in pareggio, cresce la voglia di auto a batteria, tendenza comune a mercati importanti.

Sempre nei primi 9 mesi del 2022 in Germania +15%, Francia +32%, Spagna +40%, ma anche a paesi come Portogallo +55%, Romania +300%,o Belgio con +69%).

Le motorizzazioni ibride, full e mild, stanno scalzando le 100% termiche dalle preferenze.

Le auto a benzina crescono solo in Bulgaria, Lettonia e Romania, le diesel invece collezionano solo segni meno.

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Da editor Novembre 28, 2022 14:00 Aggiornato
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