Il percorso della Germania verso l’elettrico

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Da editor Giugno 16, 2021 14:00 Aggiornato

Il percorso della Germania verso l’elettrico

L’evoluzione dell’industria dell’auto in Germania è stata analizzata a fondo da Alessandro Fugnoli, capo strategist dei fondi Kairos.

La Germania è arrivata all’auto elettrica fra subbugli politici, sfide industriali e interessi economici.

In effetti lo studio evidenzia che i costruttori tedeschi di auto si sono convertiti di malavoglia all’elettrico, quando l’industria tedesca è entrata in recessione già due anni prima del Covid.

Questa scelta è figlia di un percorso piuttosto lungo, che ha anche evidenti aspetti ambientali.

Il nucleare

Si è partiti parecchi anni fa dalle piogge acide che minacciano le bellissime foreste tedesche, passando per la lotta alle centrali nucleari. Il vero obiettivo è stato lo smantellamento dei missili puntati contro l’Unione Sovietica che Reagan aveva installato in Germania.

Passa del tempo e la Cancelliera Merkel fa suo l’obiettivo di smantellare il nucleare.

È una scelta che danneggia economicamente la Germania e che la avvia verso un decennio di grave disordine energetico e di improvvisazione pagata con un raddoppio del costo dell’energia elettrica per gli utenti.

I Verdi iniziano allora a dedicarsi ai cambiamenti climatici e, in concreto, alla lotta all’auto.

L’auto

L’auto è il grande simbolo della generazione uscita dalla povertà del dopoguerra, l’orgoglio dell’industria, la colonna portante delle esportazioni dopo il ritiro tedesco da gran parte dei settori di punta della tecnologia.

Nello specifico l’industria dell’auto è cresciuta in mezzo ai motori a combustione interna e li ha portati alla perfezione. L’elettrico è considerato roba da muletto di magazzino o al massimo da filobus.

Si vive di rendita e il grande mercato della Cina sembra offrire possibilità illimitate che compensano ampiamente i gravi problemi creati dagli stessi tedeschi negli USA con il Dieselgate.

E intanto la Testa di Musk lancia l’auto elettrica.

La Cina resta un grande mercato, ma diventa un concorrente sempre più agguerrito e si converte aggressivamente all’elettrico a tappe forzate, protetto in prospettiva da normative antiemissioni ancora più stringenti di quelle californiane.

E in Germania i Verdi martellano sul Diesel.

I produttori reagiscono presentando il Diesel pulito, un gioiello tecnologico, ma è troppo tardi.

Infatti a livello ambientale la parola Diesel diventa impronunciabile.

Conclusione

Non rimane che darsi anima e corpo all’elettrico.

Ai produttori tocca spendere una montagna di soldi proprio mentre il ciclo economico globale appare maturo e i mercati si chiudono uno dopo l’altro.

Ma la forza del settore auto è ancora molto importante e può produrre una riconversione radicale e ben organizzata. 

E i produttori tedeschi annunciano grandi progetti su batterie innovative, una riconversione aggressiva dei nuovi modelli e il ripristino dei margini di profitto pre-Covid.

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Da editor Giugno 16, 2021 14:00 Aggiornato
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