Auto elettriche, arriva in Europa il “Made in China”

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Da editor Settembre 7, 2020 09:00 Aggiornato

Auto elettriche, arriva in Europa il “Made in China”

Auto elettriche cinesi arriveranno in Europa e cercheranno di imporsi.

Nel passato questi tentativi sono falliti a causa della scarsa qualità o dello scetticismo dei consumatori, ma questa volta le possibilità sono decisamente migliori.

Il gigante dell’automotive BYD prevede di entrare in Europa partendo dalla Norvegia, con il SUV compatto Tang EV, e inizio delle consegne dall’ anno prossimo.

Anche la cinese SAIC, partner della joint venture di Volkswagen in Cina, intende entrare sul mercato europeo dal Paese scandinavo, particolarmente favorevole per la mobilità green.

Quindi da questa estate dovrebbe essere disponibile in Norvegia il modello «SAIC Maxus e DELIVER 3», noto in Cina come EV30,

Gli analisti ritengono che i produttori cinesi avranno maggiori possibilità di entrare nel mercato europeo. Diversamente da quando ci hanno provato per la prima volta nel 2000.

Infatti da allora la Cina ha accumulato esperienza nel settore delle auto elettriche, anche perché non ha dovuto colmare un divario tecnologico tanto ampio con i produttori europei, specie nel settore benzina.

A marzo la startup cinese Aiways, ha annunciato a Stoccarda che avrebbe venduto il suo modello «U5» in Europa a partire da agosto con un prezzo di 36.000 euro.

Anche il produttore di elettronica Byton, che può contare sull’ esperienza degli ingegneri tedeschi, ha annunciato la vendita europea del suo modello «M-Byte» dalla fine del 2021.

Ma problemi finanziari stanno ritardando la produzione del veicolo.

SDEV

La SDEV, seppur piccola, si stanno attivando per il debutto in Europa stringendo alleanze con fornitori locali.

L’azienda cinese ha firmato un accordo di cooperazione strategica con la società tedesca DCKD. Questo consentirà ai clienti del produttore di utilizzare 150.000 stazioni di ricarica DCS in 28 Paesi europei.

Il 20 aprile, i primi 200 «SA01» di SDEV sono stati spediti dal porto cinese di Tianjin verso la Germania.

La società ha annunciato un obiettivo di vendita di 12.000 auto elettriche per quest’anno in Germania.

Per i produttori cinesi non sarà facile affermarsi nel mercato europeo, noto per essere altamente competitivo.

Ma vedremo se, a seguito della crisi da Covid-19, i consumatori daranno la preferenza alle EV più economiche della Cina, rispetto a quelle più costose dei produttori europei.

Geely, Chery e altri produttori cinesi di auto a zero emissioni hanno anche investito in centri di ricerca e sviluppo in Europa.

Conclusioni

Quindi l’orientamento sarebbe di non provare semplicemente a portare nel vecchio continente modelli popolari in Cina, ma a cercare di capire cosa vogliono i conducenti europei per poi muoversi di conseguenza.

Ignorare questa sfida dalla Repubblica popolare sarebbe un errore.

Infatti le aziende cinesi operano nel più grande mercato al mondo di veicoli elettrici.

La loro qualità potrebbe far si che i cinesi si impongano presto anche sul mercato europeo.

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Da editor Settembre 7, 2020 09:00 Aggiornato
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