La lunga esperienza con l’auto elettrica

editor
Da editor Febbraio 16, 2022 21:49

La lunga esperienza con l’auto elettrica

Paolo Mariano racconta la sua esperienza di 3 anni con auto elettriche e ben 140 mila km macinati. 

Questo percorso in elettrico gli ha cambiato la vita. 

Per esempio ha avuto la conferma che guidare elettrico fa risparmiare. In pratica il 50% di quanto spendeva con il diesel, nonostante abbia fatto quasi tutta autostrada.

Inoltre la guida in elettrico aumenta in modo importante la qualità della vita nell’auto. E non si tratta solo dell’assenza del rumore. “Ma piuttosto del fatto che quell’assenza ci ricordi istante per istante che ci stiamo spostando senza alcuna emissione locale. E che la nostra impronta ecologica è la più bassa ottenibile. L’auto elettrica, ormai è fuori discussione, inquina molto meno di qualsiasi altra. Sapere che quando ci spostiamo lo stiamo facendo con un impatto minimo sulle emissioni in atmosfera è una delle cose che ti fa star bene”.

E poi i soliti timori, le solite domande.

Cioè sempre più o meno gli stessi: “Sì, ma… quanti km fa con una carica“. “Quanto impiega a ricaricarsi completamente“. “Di colonnine ce ne sono?“.

“Se avessi risposto che l’auto poteva impiegare anche 10 ore a caricarsi, il mio interlocutore si sarebbe immaginato a una colonnina in una (assurda) attesa senza fine. Quando invece so benissimo che molte delle persone che conosco, e che possiedono un’elettrica, una colonnina pubblica non sanno nemmeno come sia fatta”.

L’auto elettrica

Altresi’ è interessante sottolineare ancora una volta che l’elettrica non è concepita per essere utilizzata come una termica. E la colonnina pubblica non è assimilabile ad una pompa di carburante.

L’auto elettrica è progettata per essere ricaricata in momenti nei quali sarebbe comunque parcheggiata, cioè la maggior parte del tempo, almeno oggi nell’utilizzo ordinario, quotidiano. E’ utile costruire attorno all’auto elettrica un piccolo “ecosistema”.

Si tratta di avere la possibilità di ricaricarla nei luoghi nei quali trascorriamo la maggior parte del tempo. Quindi conciliare la percorrenza giornaliera, potenza e tempo di ricarica e … i minuti impiegati saranno quelli necessari a collegare e scollegare la spina.

E’ evidente che se non si può ricaricare la batteria di notte, nel posto di lavoro, comunque nel luogo dove si passa la maggior parte del tempo …  è probabile che un’elettrica non sia la scelta migliore, almeno per ora.

Senza l’ “ecosistema” vanno valutati con attenzione i costi di gestione.

Che, almeno fino ad oggi, sono superiori se la maggior parte delle ricariche avvengono fuori casa.

Ma in alcuni casi, potrebbe essere sensato dotarsi di un’elettrica anche se non possiamo ricaricarla a casa.

Se l’auto elettrica fosse in grado di percorrere oltre 550 km in città prima di dover essere ricaricata, cioè con un utilizzo urbano di circa 30 km al giorno, non sarebbe forse un problema ipotizzare di ricaricarla a una Ultra Fast una volta ogni due o tre settimane, che si potrebbe fare in circa mezzora … ma senza pensare troppo ai costi. 

Perché dovrei scegliere un’auto elettrica?

Comunque rimane la grande domanda “Perché dovrei scegliere un’auto elettrica?”

Ma riuscire a intravedere un vantaggio di qualsiasi tipo nella scelta di questa motorizzazione fa andare anche oltre.

Mentre se c’è un’imposizione si vedono solo le diversità rispetto all’auto termica e di conseguenza si evidenzieranno solo i limiti.

Per questo chi comincia a guidare elettrico difficilmente torna indietro.

Infatti a quel punto le termiche sono percepite sporche, fastidiose, inutilmente complesse e costose.

Efficienza

E poi c’è l’efficienza.

Infatti percorrere, con un’alta percentuale di autostrada (e quindi consumi molto elevati) 140.000 km è costato circa 22.000 kWh di energia, perché il 90% circa dell’energia stoccata nella batteria è stata convertita in energia cinetica.

Coprire la stessa percorrenza con un’auto a benzina avrebbe richiesto circa 8.500 litri, pari a oltre 75.000 kWh di energia, cioè più di tre volte rispetto a quanto necessario con un’auto elettrica.

Questo perché dei quasi 9 kWh di un litro di benzina solo meno di un terzo si trasforma in moto. Il resto se ne va in attriti e calore.

Continua ad essere un dettaglio impressionante. Ed è forse giunto il momento di iniziare a rifiutare questo spreco, ancor maggiore se l’elettrica è alimentata in toto da fonti rinnovabili.

Conclusione

Paolo Mariano si chiede “Che cosa mi hanno insegnato questi anni fatti di tanti km, altrettanto silenzio, bassi costi e tanta tranquillità?”

E sintetizza che “non sempre la scelta della maggioranza è quella preferibile.

Che alle volte vale la pena provare ciò che non conosciamo bene. Per capire se potrebbe essere un’evoluzione.

E che nel momento in cui capissimo che è così, vale la pena condividere la nostra esperienza con quante più persone possibili”.

Ma evidenzia anche che non ha mai dovuto rinunciare a utilizzare la sua auto elettrica per raggiungere la meta prefissata.

A volte con un po’ di programmazione e pianificazione delle soste per la ricarica.

Tutto questo però a fronte di cose positive molto importanti “perché le risorse del pianeta sono limitate e se trattiamo bene il pianeta lo facciamo a vantaggio di tutti”.

Fonte

editor
Da editor Febbraio 16, 2022 21:49
Scrivi un commento

Nessun commento

Ancora nessun commento!

Non ci sono ancora commenti ma potresti essere il primo a commentare questo articolo.

Scrivi un commento
Vedi commenti

Scrivi un commento

Il tuo indirizzo e-mail non sarà pubblicato.
I campi obbligatori sono segnati con *