Il caro energia alla colonnina di ricarica

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Da editor Dicembre 9, 2022 14:00 Aggiornato

Il caro energia alla colonnina di ricarica

Il caro energia ha colpito duro anche le automobili elettriche.

Secondo un’ indagine di facile.it, infatti, in un anno l’aumento medio per “fare il pieno” a una EV è stato del 161%.

In pratica è stato eroso in gran parte, se non del tutto, il vantaggio economico del rifornimento dell’energia dei veicoli elettrici rispetto a vetture con altri tipi di motorizzazione.

Gli esperti di Facile.it spiegano che «Dodici mesi fa, per tutte le simulazioni realizzate, l’auto elettrica era nettamente la più economica dal punto di vista dei costi di carburante con una spesa che, a seconda del modello, era inferiore tra il 50% e il 70% rispetto alle versioni a benzina e diesel. A causa degli aumenti del prezzo dell’energia, invece, oggi non solo non è più così, ma addirittura, in alcuni casi, per rifornire un’auto elettrica si spende di più rispetto ad una vettura tradizionale. E se anziché ricaricare dalla presa di casa ci si volesse attaccare ad una colonnina su strada, i prezzi sarebbero ancora più elevati».

E’ stata fatta un’analisi su 3 modelli di auto nelle versioni full electric, diesel e benzina, tenendo in considerazione i consumi dichiarati dalle case automobilistiche – sulla base del ciclo misto WLTP – e i prezzi di energia e carburante.

Come costi per l’energia elettrica è stato considerato quello di una ricarica casalinga. Questo usando come valore di riferimento i prezzi in vigore nel mercato tutelato ad ottobre 2021 ed ottobre 2022. Per benzina e diesel sono stati utilizzati i valori medi del prezzo alla pompa rilevati a settembre 2021 e nell’ultima settimana di settembre 2022.

L’utilitaria segmento B

Un’auto utilitaria, segmento B, con potenza di 100-136 CV. Nella versione diesel l’auto ha un’autonomia di 24,4 Km/l, a benzina di 19,6 Km/l mentre l’elettrica percorre 6,3 Km/kWh.

Facendo riferimento a un viaggio di 1.000 km il motore diesel risulta essere, dal punto di vista del pieno, quello più economico con 71 euro, mentre per la benzina ne occorrono 83 euro e per la carica elettrica 85.

La berlina segmento C

Una berlina, segmento C, potenza 130-150 CV, nelle versioni diesel (22,5 Km/l), benzina (18,7 Km/l) ed elettrica (6,6 Km/kWh). Anche in questo caso il veicolo che costa di meno come carburante è quello diesel. Per fare 1.000 km l’automobilista spende 77 euro, mentre con l’auto elettrica occorrono 80 euro. Il meno efficiente risulta la versione a benzina, con 88 euro.

La berlina segmento D.

La terza simulazione è l’unica dove il modello elettrico risulta essere ancora oggi il più conveniente in termini di rifornimento.

Per la simulazione è stata presa in considerazione un’auto berlina, segmento D, potenza 249-286 CV, nelle versioni benzina Mild-Hybrid (13,2 Km/l), diesel Mild-Hybrid (16,1 Km/l) ed elettrica (5,4 Km/kWh).

Con i soliti 1.000 km di percorrenza per l’auto elettrica occorrono solo 99 euro di energia elettrica, mentre per quella diesel servono 108 euro di carburante e per quella a benzina addirittura 124 euro.

Comunque monitorare i prezzi dei vari distributori permette in generale di pagare prezzi inferiori a quelli riportati nell’analisi.

Chi ricarica tramite un impianto fotovoltaico e/o eolico con o senza batteria di accumulo, non ha risentito molto degli incrementi.

Per concludere è lampante che il prezzo del metano nell’autotrazione è diventato insostenibile, mentre al contrario il GPL è ancora conveniente.

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Da editor Dicembre 9, 2022 14:00 Aggiornato
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