Coronavirus e futuro dell’auto: le innovazioni dopo le crisi

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Da editor Giugno 19, 2020 08:28

Coronavirus e futuro dell’auto: le innovazioni dopo le crisi

Coronavirus e futuro dell’auto dopo la crisi: chi deve decidere si trova a un bivio.

Si può infatti continuare a investire, pensando a un mercato ad elettrificazione dell’auto crescente, oppure fermarsi e puntare sulle tecnologie tradizionali.

Le risorse economiche infatti saranno limitate, quindi si può guardare avanti, oppure rivolgere la propria attenzione all’indietro.

Chi ha voglia di guardare al passato invece farebbe bene a riflettere su ciò che ci insegna la storia.

Dalle grandi crisi si è sempre usciti con la diffusione di nuove tecnologie.

Tecnologia

Quanto a tecnologia il passato non ha di fatto mai vinto.

Anzi chi ha deciso di rimanere legato alla tradizione ha ben presto dovuto abbandonare il mercato.

Ecco di seguito i grandi episodi di crisi che hanno caratterizzato la nostra storia recente e i salti tecnologici che li hanno seguiti, con particolare attenzione all’automobile.

Per capire quale possa essere il rapporto tra Coronavirus e futuro dell’auto è molto utile analizzarli uno ad uno.

1929 – Grande depressione USA

La crisi americana del 1929 è ricordata ancora oggi come una delle più terribili, soprattutto per gli effetti devastanti in termini di disoccupazione.

L’uscita da quella crisi è accompagnata infatti dalla diffusione di tre grandi innovazioni basate su tecnologie esistenti anche prima, ma che devono proprio alla rinascita economica la loro decisiva crescita.

Quindi il primo grande salto tecnologico degli anni Trenta riguarda il cinema, con l’arrivo del sonoro e riflessi decisivi nell’evoluzione sociale ed economica.

La radio

L’altra innovazione la cui diffusione è importantissima e veloce è proprio quella della radio.

Il salto tecnologico che riguarda l’automobile in questo periodo è a dir poco incredibile e riguarda infatti praticamente tutti i componenti. La carrozzeria viene sviluppata come elemento progettuale e arriva ad essere integrata al telaio, il sistema di avviamento del motore diventa automatico.

L’auto, nelle sue migliori realizzazioni dalle due parti dell’Oceano Atlantico, assume sembianze e contenuti simili a quelli attuali.

1946 – Seconda Guerra Mondiale

La seconda guerra mondiale invece è certamente la più grande tragedia nella storia dell’umanità.

Quello che infatti rimane in Europa, larghe parti dell’Asia e Africa è poco più che distruzione e anche gli Stati Uniti sono provati economicamente dallo sforzo bellico.

Eppure la velocità di crescita e diffusione delle innovazioni nel dopoguerra è impressionante. A tal proposito non c’è settore nel quale la ripresa economica si sia poggiata su tecnologie già esistenti.

La grande diffusione dell’aviazione civile nel dopoguerra è appunto inarrestabile e sovrasta economicamente, fino a travolgere la navigazione transatlantica in pochi anni.

La televisione

L’altra grande innovazione del dopoguerra è senz’altro la televisione. In questo caso la radio non viene travolta ma solo affiancata, con un ruolo però ben diverso, anche dal punto di vista economico.

Anche in questo periodo, l’automobile è appunto protagonista dell’evoluzione tecnologica. La novità del dopoguerra per l’auto riguarda tutti i componenti principali, dalle sospensioni, al cambio, alla carrozzeria integrata al telaio, all’utilizzo dell’acciaio che rimpiazza definitivamente il legno.

Aumentano in modo significativo le capacità produttive e la diffusione di mercato, quindi l’auto non è più uno strumento di trasporto d’élite, ma diventa un prodotto di massa.

1973 – Crisi petrolifera

La crisi petrolifera invece fa scoprire al mondo che il petrolio è risorsa con riserve limitate e produzione in poche aree geografiche. L’impatto lascia il segno, soprattutto in Europa.

Gli effetti tecnologici in ambito energetico e industriale riguardano però l’evoluzione degli impianti con l’inizio della diffusione del gas naturale, destinato a guadagnare grandi quote di mercato nei successivi decenni.

Nell’ automobile si guarda ai consumi, con sviluppi nelle motorizzazioni. Nascono così i primi modelli di auto compatta, come la intendiamo oggi e motori più efficienti.

Nel giro di qualche anno sono introdotte innovazioni come il sistema stop-and-start per arrestare il motore nelle soste, poi abbandonate, ma oggi riprese e largamente diffuse.

Nascono nuove linee estetiche dagli studi di aerodinamica, cominciano ad essere installate autoradio estraibili, impianti stereo con mangiacassette, alzacristalli elettrici, chiusura centralizzata e sistemi di climatizzazione.

2008 – Crisi finanziaria Lehman Brothers

La grande crisi finanziaria mette in ginocchio interi comparti ed è particolarmente pesante per le piccole e medie aziende, con forti difficoltà di trovare finanziamenti.

All’ uscita dalla crisi lo smartphone è l’innovazione che, con la sua diffusione, cambia profondamente costumi e abitudini.

Esplode il fenomeno iPhone e muore il vecchio concetto di telefonia cellulare. Le vittime illustri della diffusione dell’innovazione touch screen sono Nokia e la Motorola.

Il grande fenomeno è l’accesso globale a Internet attraverso i motori di ricerca e i social media, nonché l’esplosione della fruizione di contenuti e degli acquisti online.

Google, Facebook, Amazon, Netflix, Alibaba sono i vincitori. C’erano già prima della crisi, ma dopo il 2008 diventano veri dominatori.

L’automobile

L’automobile acquista nuove funzionalità, sempre maggiore connettività ed una capacità di assistenza alla guida che va verso la guida autonoma, in determinate condizioni di marcia.

Si diffonde in tutte le principali città del mondo il car-sharing, e negli USA nasce Uber, con corse a pagamento da parte di normali automobilisti. 

Le batterie al Litio aprono nuove prospettive al mercato dell’elettronica di consumo e arrivano fino all’automobile.

Crescono in tutto il mondo le energie rinnovabili, e si prende coscienza che è drammaticamente reale la necessità di ridurre le emissioni di CO2 per contrastare l’emergenza climatica.

L’auto Diesel, tecnologia leader in Europa fino al 2015, perde quote di mercato, nonostante le basse emissioni di CO2. Il processo di elettrificazione coinvolge tutti i marchi automobilistici.

2020 – Pandemia di Covid-19

Non è ancora chiara la reale dimensione della crisi economica dopo la pandemia, ma sarà pesante e molto profonda.

L’emergenza da Covid-19 è in ancora in essere e non abbiamo certezze sulla sua durata, né sugli effetti che provocherà praticamente in tutto il mondo.

Comunque si può prevedere, ed anche auspicare, uno scenario socio-economico e ambientale del dopo emergenza centrato sulle realtà locali.

La disponibilità di energia può essere una delle tecnologie più adatte ad una diffusione nella condizione di crisi e al successivo ruolo da protagonista nel rilancio economico.

In effetti le fonti rinnovabili con impianti di piccola e media taglia gestiti localmente possono essere volano della ripresa.

Questo approccio dà un impatto ambientale molto limitato, posti di lavoro con investimenti contenuti, riparo dai rischi della globalizzazione, e accesso alle opportunità offerte da un mondo che rimarrà comunque globale.

Il Biologico

Il Biologico è già in crescita negli ultimi anni e probabilmente sarà ancora più interessante come area nello scenario futuro.

Ci sono il cibo bio, la cosmesi, e la nuova chimica che può rimpiazzare i molti prodotti a base fossile.

Prenderà forma anche la Personal smart technology, quindi tecnologia d’intelligenza artificiale applicata all’individuo, cioè organi artificiali di prossima generazione, nanotecnologie, robotica personale.

C’è già qualcosa, ma il grosso deve ancora arrivare ed oggi probabilmente non è neanche immaginabile.

Per quanto riguarda il Coronavirus e l’auto del futuro, si può prevedere che la medesima sarà importante protagonista dei processi di innovazione nei prossimi decenni.

Si integra perfettamente nel mondo sempre più connesso, farà parte della futura globalità ed in numerosi servizi che potranno essere offerti attraverso l’auto, oppure al suo interno.

Sarà sempre più robotica nelle funzioni e biologica nei materiali, adattandosi quindi anche alle altre tendenze del futuro.

Conclusioni

L’elettrificazione dell’auto è destinata a proseguire a breve termine con la sempre maggiore presenza a bordo di motori elettrici e batterie, quindi con la crescita e la diffusione della trazione puramente elettrica a batterie, cioè a zero emissioni.

L’idrogeno avrà un futuro, vista la prevedibile diffusione della produzione di energia da fonti rinnovabili.

E ci sarà la trazione elettrica anche nel campo del trasporto pesante.

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