Chiacchierare di mobilità elettrica tra amici

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Da editor Febbraio 11, 2020 11:33

Chiacchierare di mobilità elettrica tra amici

Chiacchierare di mobilità elettrica con l’amico Paolo Riva, noto pasticciere di Treviglio (BG), è stata davvero una bella opportunità. 

Insieme abbiamo affrontato le sue perplessità che potrebbero essere utili anche ad altri neofiti, che si pongono qualche domanda nell’approcciare il mezzo elettrico, vuoi come semplice curiosità, vuoi con l’idea di acquistarne uno.

FARE IL PIENO?

All’apparenza questo è il più grosso handicap dei veicoli elettrici, perché caricare a fondo una batteria completamente scarica richiede sempre tempi più lunghi rispetto a “fare il pieno” di un serbatoio di carburante.

In pratica chi già viaggia “in elettrico” da molto tempo è oramai abituato a fare frequentemente piccole ricariche dove e quando può, senza mai scaricare completamente la batteria. Quindi, di sera ad una presa di casa o del garage, di giorno sul lavoro, presso una colonnina di città o di un centro commerciale. Questa peculiarità rende il veicolo elettrico più economico, oltre che più ecologico.

Infatti, permette di usufruire magari di un proprio impianto fotovoltaico, come io sto già facendo da anni, piuttosto che di approfittare di colonnine messe a disposizione anche gratuitamente dai datori di lavoro o altre aziende, per esempio nei centri commerciali.

VITA DELLA BATTERIA E RELATIVO SMALTIMENTO?

Per quanto concerne la stima di vita delle batterie l’argomento è piuttosto ampio e la mia esperienza diretta anche qui può essere utile. Infatti, la batteria del mio Vectrix ha più di 10 anni, ma ancora non mi ha mai lasciato a piedi.
Comunque sono diverse le aziende e quindi gli interessi in gioco, e non solo in termini economici. Da quelle produttrici di batterie, a quelle che forniscono l’elettronica relativa alla gestione dell’energia e non ultime i fabbricanti delle auto a zero emissioni. 

Prendendo come esempio Tesla, la casa automobilistica più avanzata del settore, si può notare che, analogamente agli altri grossi produttori di batterie, già in fase di progettazione ha un preciso piano di smaltimento delle pile.

E’ anche interessante notare che, dal momento che verranno dismesse dai veicoli avranno una seconda vita come accumulatori per edifici, meno esigenti per peso e volume degli accumulatori.

INQUINAMENTO PER LA PRODUZIONE DI CORRENTE ELETTRICA?

Uno dei più grossi dubbi che attanaglia chi vuole passare alla mobilità elettrica riguarda la produzione di energia elettrica, cioè è veramente “pulita” ?

Chiacchierare di mobilità elettrica ci ha permesso di riflettere su alcuni dati di fatto:

  • in Italia la corrente elettrica utilizzata per più di 1/3 proviene da fonti rinnovabili;
  • il veicolo elettrico ha un rendimento più che doppio rispetto al termico;
  • nelle statistiche normalmente utilizzate per i confronti fra veicoli termici ed elettrici non si tiene mai conto dell’energia, come neppure dei costi e dell’inquinamento legati all’ estrazione, trasporto, raffinazione del petrolio e ancora il trasporto dei prodotti finiti alla rete per l’utilizzo.

Come pure non si valutano le implicazioni economiche e morali delle guerre, magari volute in modo artificioso, per il possesso dei pozzi petroliferi;

I pannelli fotovoltaici, oltre ad essere molto ecologici ed economici, sono anche … democratici, cioè evitano che la produzione di energia sia appannaggio di pochi privati, per di più in pochi centri che necessitano, pertanto, della costruzione di grandi infrastrutture per la distribuzione, con  conseguenti enormi dispersioni di corrente.

USURA DEL MOTORE E PERICOLO DI CORTOCIRCUITI ?

I motori dei veicoli elettrici sono molto più semplici di quelli termici, e quindi meno usurabili.

Non ci sono valvole di aspirazione e scarico, né il cambio e la relativa frizione. Pertanto durano molto di più, essendo composti da poche decine di pezzi contro le centinaia di componenti dei motori a scoppio.

Tutto l’impianto elettrico è ben protetto da infiltrazioni, in particolar modo la batteria. Talmente sicuro da rendere i veicoli elettrici meno sensibili all’acqua rispetto ai mezzi dotati di motori termici.

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Da editor Febbraio 11, 2020 11:33
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