Dialogo su elettrico, idrogeno tra Bill Gates e Herbert Diess

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Da editor Dicembre 4, 2020 09:00 Aggiornato

Dialogo su elettrico, idrogeno tra Bill Gates e Herbert Diess

Bill Gates e il grande capo della Volkswagen, Herbert Diess si sono confrontati sul tema di come ridurre le emissioni nei trasporti, fino ad annullarle.

È stato il fondatore di Microsoft, una delle menti più brillanti del pianeta, ad accendere la miccia con un intervento su Linkedin.

E Herbert Diess, il numero uno della Volkswagen ha subito risposto, condividendo in gran parte l’analisi. Abbiamo sintetizzato i due punti di vista di questo confronto di grande interesse.

Bill Gates 1- Emissioni zero? La Soluzione c’è, ma…

Secondo Gates, la stima più credibile sul calo delle emissioni globali causati dai blocchi delle attività per COVID-19 è di circa l’otto per cento.

Non è poco, ma è evidente che non è pagando un prezzo così alto alle attività economiche e produttive che si combatte il cambiamento climatico.

Occorre intervenire sui mezzi con cui ci spostiamo, che negli Usa sono la prima fonte di emissioni, anche se a livello globale pesano solo per il 16%.

Ma il nodo della mobilità resta centrale: dobbiamo arrivare alle emissioni zero senza negare il diritto alla mobilità, fondamentale soprattutto per il benessere delle nazioni più povere.

Prodotti come la benzina, il gasolio e anche il carburante per aerei sono diventati lo standard perché assicurano lunghe percorrenze a costi tutto sommato contenuti.

Quindi si tratta di un’alternativa priva di emissioni. E’ semplice da dirsi, ma non da farsi, cioè usare energia elettrica pulita per il maggior numero di veicoli possibile e carburanti alternativi poco costosi per tutto il resto.

Bill Gates 2- L’elettrico dove si può, poi biocarburanti

Secondo Bill Gates per le auto elettriche la buona notizia è che dal 2010 a oggi il costo delle batterie è sceso dell’85% e oggi le macchine sono molto più abbordabili, ma non ancora come i modelli a benzina.

E l’offerta da parte delle Case è molto estesa, dai modelli compatti fino ai grandi pick-up. Lo stesso fondatore di Microsoft ha investito in QuantumScape, un’azienda che lavora alle batterie del futuro, allo stato solido.

Lo ha fatto sia personalmente, sia attraverso un fondo da lui promosso,  Breakthrough Energy Ventures.

Già oggi l’auto elettrica è un’ottima soluzione per gli spostamenti di medio e corto raggio.

Ma anche se arriveranno batterie che consentano di coprire lunghe distanze, non è la risposta per tutte le esigenze di mobilità. Le batterie pesano e sono ingombranti e più peso aggiungi più hai bisogno di batterie.

Secondo Gates, non sono e non saranno verosimilmente la soluzione per veicoli come navi da carico, aerei-passeggeri e grandi camion. E qui entrano in campo i carburanti alternativi, i più conosciuti dei quali sono i biocarburanti.

Bill Gates 3- Servono costi ai livelli di benzina e gasolio

I biocarburanti oggi sono molto diversi da quelli di prima generazione, come l’etanolo.

Sono ricavati da coltivazioni non destinate all’alimentazione, con bassissima necessità di fertilizzanti, che in effetti per essere prodotti hanno grandi emissioni gas serra. 

Altri vengono da prodotti di scarto, come il gambo del grano e i residui della produzione della carta.

Alcuni di questi carburanti, possono essere immessi nei motori senza alcuna raffinazione.

Gates è ottimista su questi biocarburanti, ma ammette che è presto per pensare di rimpiazzare benzina e gasolio. La ricerca è poco sostenuta finanziariamente e serve più innovazione per renderli adatti ai lunghi viaggi. Un’altra alternativa è quella degli elettrocarburanti. Usando l’elettricità per combinare le molecole di idrogeno nell’acqua con il carbonio in diossido di carbonio, possiamo creare un carburante liquido che funziona nei motori esistenti.

Ma sono costosi, da tre a sette volte i tradizionali carburanti fossili. E l’energia elettrica dev’essere prodotta a emissioni zero. Passare alle auto elettriche e ai carburanti alternativi resta comunque la via più praticabile che abbiamo, dice Gates. Ma queste tecnologie devono costare meno, diventare competitive con benzina e gasolio.

Herbert Diess – giusto lasciar stare l’idrogeno

Diess nella sua risposta è molto diretto, si rivolge a Gates e va subito al sodo: “Sapete che cosa dobbiamo fare e potete e dovrete consigliare ai governi come regolamentare e che cosa promuovere. Come dici tu, non è troppo complicato. Veicoli elettrici ove possibile: tutte le auto, la maggior parte dei furgoni di consegna, la maggior parte dei trasporti pubblici…. Il lungo raggio coi biocarburanti, di seconda o terza generazione prodotta da rifiuti o residui – come facciamo noi a Scania Group.

E giustamente non parli di celle a combustibile a idrogeno per i trasporti, con la loro bassa efficienza e la domanda di energia tre volte superiore rispetto ai veicoli elettrici. I combustibili sintetici che sono anche ad alta intensità energetica… rimarranno, saranno necessari nei trasporti che non possono essere elettrificati come gli aerei.

Anche le corse automobilistiche si dovrebbero adeguare. La F.1 CO2-neutral, utilizzando combustibili sintetici, sarebbe molto più eccitante dei pochi giri che fa la Formula E nei centri delle città.

Ma tutto questo ha senso solo se produciamo l’elettricità a emissioni zero. È possibile. L’obiettivo della Germania di uscire dall’energia a carbone solo entro il 2038, per un paese ricco e tecnologico, non è abbastanza ambizioso.

Ben pensato e ben scritto, Bill Gates!“.

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Da editor Dicembre 4, 2020 09:00 Aggiornato
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