E-NV 200: l’unico taxi elettrico a Genova
E’ l’ E-NV 200 della Nissan che da circa 18 mesi mi accompagna nell’impresa di essere il primo taxista elettrico a Genova.
In questo periodo ho percorso circa 34.000 km, con 100-120 km per giorno lavorativo, nel mio turno dalle 8 alle 20.
Ho scelto di passare al mezzo elettrico dopo aver lavorato per 2 anni con un veicolo termico.
La decisione di passare all’ elettrico è stata ponderata, e oggi sono ben contento di averlo fatto !
Oltre l’aspetto di impatto ambientale che da sempre mi sta a cuore, ho analizzato i vari fattori e concluso che era proprio il caso di fare questo investimento.
L’ acquisto del E-NV 200 in versione Evalia connect è stato più oneroso di un analogo veicolo tradizionale, ma il contributo regionale è stato importante nel decidere, anche perché si trattava del primo veicolo elettrico per il servizio pubblico in Liguria.
Il risparmio
Ho considerato il minor costo semestrale dell’assicurazione, l’assenza di spese di manutenzione meccanica e la differenza di costo tra alimentazione gasolio ed elettrica.
Infatti, con l’ E-NV 200 spendo 3,50 Euro per la ricarica completa nel box a tariffa notturna. Inoltre, ho la tessera mensile del costo di 25 Euro, che mi incide comunque 1,20 Euro sui miei 22 giorni lavorativi, e la utilizzo spesso alla colonnina super charge, nella pausa pranzo.
Quindi il costo dell’energia elettrica per il mio taxi oscilla tra 1,20 e 3,50 Euro al giorno. Ho speso anche 20 Euro di gasolio al giorno con il mezzo precedente che era grande, pesante e con moltissimi km sulle spalle.
Con questa operatività per l’ alimentazione elettrica svolgo la mia attività senza “l’ ansia dell’autonomia”. In effetti mi concentro quanto più possibile nell’ambito cittadino, perchè non sono mai stato attratto dalla chimera del “cliente che ti manda a Milano” per cui difficilmente vado a cercare lavoro in stazione marittima o all’ aeroporto, e quindi percorsi lunghi.
Sull’autonomia pesa anche la stagione. D’estate con il condizionatore, tenuto anche al massimo per confort sia del cliente, sia mio, perdo fino a 60 km di autonomia. D’inverno accendo saltuariamente il riscaldamento, se proprio il cliente lo richiede, mentre un piacevole tepore me lo danno il sedile e il volante riscaldato, quindi minimo calo dell’autonomia.
La reazione dei clienti
I clienti, li posso dividere in due grandi categorie, più o meno equivalenti in numero. Quelli che non dicono o non fanno nessuna domanda, più o meno consci di non essere saliti su un veicolo termico e quelli che mi sommergono di domande. Dalla più ovvia … ma non si sente il motore ? a quella del cliente evoluto al quale posso anche spiegare perché non c’è il cambio.
Il mio taxi è sponsorizzato da Duferco, uno dei più importanti fornitori di energia elettrica per autotrazione tramite le colonnine di ricarica.
Mi risulta che ci siano colleghi taxisti “elettrici” a Milano, Roma e Firenze ma a Genova solo io: Valerio Vigliotti.