L’auto elettrica come piattaforma tecnologica
L’ auto elettrica non è solo un mezzo di mobilità, ma è sempre di più anche una piattaforma tecnologica per tanti aspetti.
Quindi la domanda interessante è … la transizione all’ elettrico avrà solo la funzione di contribuire alla sostenibilità ambientale o diventerà la declinazione tecnologica del Grande Fratello?
Cioè l’ essere “sempre connessi” implica di fatto che informazioni su percorrenze, consumi e quant’altro siano disponibili per la “profilazione”, cioè la raccolta e l’ analisi di questi dati, con tutto ciò che ne consegue.
In questo scenario i produttori di auto stanno modificando la loro mission da costruttori di beni semidurevoli a fornitori di servizi di mobilità.
Toyota
Per esempio Toyota propone soluzioni innovative in termini di contenimento dei costi di gestione. Questo con un approccio marketing del tipo “siamo convinti che solo attraverso la democratizzazione delle tecnologie virtuose e la loro diffusa accessibilità economica possa esserci progresso per tutti”.
In occasione del lancio della IV generazione della Yaris, auto ibrida, non 100% elettrica Toyota “sfida” gli utilizzatori di tale veicolo sul versante della guida “sostenibile”.
In pratica guidando nel modo più virtuoso, si è immediatamente premiati con un risparmio consistente sull’ assicurazione, sull’ assistenza e anche sui numerosi sevizi di mobilità integrata attraverso un pacchetto dal nome “WeHybrid”.
L’ auto soprattutto in città è in grado di viaggiare all’80% del tempo solo in modalità elettrica, cioè a motore termico spento.
Il veicolo, connesso per mezzo di una sim card, comunica tutti i dati di percorrenza ad emissioni zero, e per tale percorso l’assicurazione RC è gratuita. Con il motore termico, quindi presumibilmente a velocità più elevate con maggiori rischi di incidenti, il sistema conteggia il costo dell’assicurazione a 4 €cent/km, lo quantifica a consuntivo e lo rende pagabile mensilmente.
Nell’ WeHybrid c’è “Service” che con la guida meno dispendiosa di carburante consente di accumulare sconti sui tagliandi di manutenzione.
Riduzione dei costi
La prima riduzione del costo scatta al raggiungimento del 50% della percorrenza in elettrico, un’altra quando si supera il 60%.
Comunque in modalità elettrica, l’auto ha necessità manutentive ben ridotte.
Inoltre i benefici della guida in modalità elettrica si trasformano in “crediti green”, accumulabili attraverso la app MyT e rafforzabili attraverso i costanti consigli dell’Hybrid Coach, e si possono convertire in voucher da spendere sulla piattaforma di mobilità integrata Toyota.
Significa pagare un parcheggio, acquistare i biglietti per i mezzi di trasporto o per eventi nelle cinquemila città in cui è operativo il servizio.
E’ tutto bello e simpatico, ma si posso fare alcune considerazioni.
Considerazioni
E’ evidente che Toyota, come tutti i grandi gruppi costruttori, opera sul mercato ed in questo ambito genera valore in senso lato.
Ma qual è il valore in iniziative di questo tipo? Quali sono le incognite che un grande produttore automotive deve affrontare per imporre il proprio modello?
Le incognite maggiori sono legate alla quantità di energia necessaria e l’utilizzo ottimale della stessa.
Nel modello di mobilità basato sull’utilizzo degli idrocarburi i produttori automotive davano per scontato le risorse infinite della fonte primaria, il petrolio, così non è per l’energia elettrica.
Quindi diventa fondamentale cercare di capire quanta energia sarà necessaria per una sostenibilità anche economica del nuovo modello.
E come farlo a prescindere dai modelli astratti? Semplice, registrando ed analizzando i comportamenti degli utenti, ed inducendoli, con un sistema premiante, ad un comportamento “virtuoso” che consenta la purezza del dato.
La comunità degli utenti Yaris, spinti dal sistema premiante appena illustrato, cercherà in ogni modo di utilizzare l’auto in modalità elettrica. In questo modo trasmetterà costantemente un flusso di informazione relativo a percorrenze e consumi in tale modalità e consentendo quindi una stima realistica di quanti GWh/anno saranno necessari per una data flotta in un dato mercato.
Una volta stimato tale fabbisogno, sarà facile per Toyota proporre nella propria piattaforma di mobilità integrata anche offerte relative all’energia! Questo sia per uso autotrazione che altro, magari con il sistema di voucher per aggirare rigidità regolatorie.
Queste informazioni dalla realtà quotidiana potranno servire anche per lo sviluppo del V2G, cioè energia elettrica dal veicolo alla rete.
Quindi un quadro sempre più completo, con grandi e pressoché illimitati riflessi marketing.
Conclusione
Ed ecco la domanda vera e propria … siamo pronti ad abbandonare la mobilità abituale e facile dei motori termici per un futuro sempre più pianificato e programmato?
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