Mobilità 100% elettrica a costo ZERO
Dai tempi della scuola sono affascinato, direi innamorato, dei motori elettrici per la locomozione. Infatti ho seguito lo sviluppo della mobilità 100% elettrica, soprattutto dell’automobile. Inoltre, avendone l’opportunità, o cercandomela con determinazione, ho provato in strada i vari modelli che sono arrivati sul mercato.
Dal dicembre del 2008 sono felice proprietario dello scooter elettrico Vectrix VX-1, importato dagli USA. All’epoca ho installato, sul tetto della mia casa, un impianto fotovoltaico – ovvero un impianto elettrico che sfrutta l‘energia solare per produrre energia elettrica – da 2,7 kWh. Questo perchè mi garantisce la ricarica della batteria e le utenze, praticamente a costo zero.
La carica completa della batteria da 2,8 kWh mi dà un autonomia nominale di 100 km, che in effetti tra sali e scendi della mia zona mi permette di fare circa 50 km in un giorno. Infatti uso tutti i giorni il Vectrix negli spostamenti per Chiavari e dintorni, con una percorrenza che posso stimare in 15 km al giorno.
Specifico che ogni sera metto sotto carica la batteria, pur avendo autonomia residua di alcuni giorni stante la mia usuale percorrenza. Ciò allo scopo di avere la mattina la massima autonomia nell’eventualità di qualsiasi emergenza. Soprattutto perché questa ricarica quotidiana ne prolunga la vita.
Il prezzo della mobilità 100% elettrica
Questa lunga esperienza di mobilità totalmente elettrica mi è costata l’iniziale acquisto dello scooter – modello assimilabile a un mezzo odierno da 300 cc – per 7.200 €. Mentre l’impianto fotovoltaico ha richiesto circa 21.000 €. Ho ammortizzato il tutto in meno di 8 anni, stimando un costo medio della benzina in detto periodo di 1,50 €/litro, il bollo gratuito per 5 anni, il costo assicurativo ridotto al 50%, la bolletta elettrica per le utenze di casa dimezzata, l’incentivo statale a produrre energia elettrica con il fotovoltaico e la vendita della corrente prodotta in eccedenza.
Inoltre, dal momento dell’installazione del fotovoltaico, ho fatto in modo di produrre localmente ed in maniera sostenibile il fabbisogno di energia per la mia casa e la disponibilità è pressoché raddoppiata.
Le mie esperienze
Con il mio Vectrix ho fatto anche viaggi lunghi, (ovviamente per uno scooter) recandomi più volte in provincia di Bergamo e a Milano per partecipare ai primissimi raduni di veicoli elettrici. Non nascondo d’avere spesso azzardato un po’ troppo, ritrovandomi per un paio di volte con la batteria scarica e quindi lo scooter fermo. Ma, senza esitazione e con un po’ di faccia tosta, me la sono cavata in breve tempo, andando a fare “biberonaggio”: la prima volta presso un’edicola, la volta successiva in una pizzeria, dove mi sono fermato per un’ottima cena.
Il termine “biberonaggio” è gergale tra gli utilizzatori di mezzi elettrici e stà a indicare una ricarica breve, sufficiente per arrivare a destinazione !
Questa bella esperienza continua e ricordo all’inizio lo stupore e le domande degli automobilisti e scooteristi che al semaforo non sentivano alcun rumore del motore, non vedevano le marmitte, si meravigliavano dell’ accelerazione bruciante allo scattare del verde, non si capacitavano che i freni praticamente non si usano. Ancora oggi per qualcuno questo mezzo sulla strada suscita sorpresa, come se si trattasse di roba extraterreste !
A parte il cosciente piacere di non inquinare, permettetemi di rendervi partecipi di un momento per me poetico … viaggiare con questo scooter elettrico da Chiavari a Piacenza per strade interne, costeggiando il fiume Trebbia, nel silenzio della natura e dei suoi suoni e rumori !
Oggi, dopo tanti anni di onorato servizio, la batteria riesce a garantirmi ancora un’autonomia di circa 25 km e lo scooter nel suo insieme è ancora ben efficiente.