Mégane eVision, la rivoluzione in casa Renault

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Da editor Gennaio 15, 2021 09:00 Aggiornato

Mégane eVision, la rivoluzione in casa Renault

La quinta generazione della Renault Mégane viene anticipata dalla show-car eVision.

E aprirà una nuova era della Renault, con nuovi codici del marchio francese del design, dell’ architettura e dell’ efficienza energetica, portando al debutto soluzioni e tecnologie d’ avanguardia.

Il nuovo modello della Mégane

Il modello di serie arriverà il prossimo anno. Sarà fondamentale per la Renault, come capostipite di una nuova famiglia di modelli full-electric, con inedite soluzioni stilistiche e funzionali, specie per quello che riguarda l’ abitabilità.

Queste prerogative sono possibili grazie all’ architettura modulare Cmf-Ev. Quest’ ultima è sviluppata per i modelli di taglia compatta e media, alimentati esclusivamente dagli elettroni.

Questa piattaforma ha la specificità nell’ ampiezza del passo in rapporto alla lunghezza. Quindi misura 2,70 metri a fronte della lunghezza di 4,21 metri della futura Mégane, con vantaggi sia per l’ abitabilità sia per nuovi codici stilistici che tengono in gran conto l’aerodinamica per sostenere l’ efficienza energetica.

Infatti questa architettura modulabile a livello di lunghezza e larghezza consente di utilizzare batterie di dimensioni molto diverse. Cioè più consone ad ogni modello, integrandole sempre in maniera strutturale, quindi anche in modo funzionale per contribuire ad assorbire gli effetti di impatti laterali.

Le novità

La prossima Méganes sarà solo elettrica.

La sua batteria sarà di nuova generazione e comunque sempre molto sottile.

La batteria della Mégane eVision sarà da 60 kWh e si ricaricherà velocemente, perché predisposta per interagire con sistemi sino a 130 kW.

Comunque la Mégane ha ottenuto il favore di moltissime innovazioni tecnologiche, coperte infatti da oltre 300 brevetti.

Per esempio la batteria opera in un ampio range di temperature. Prende il calore dal motore e dalla batteria per diffonderlo nell’ abitacolo.

In questo modo si evita sia che l’ efficienza del sistema propulsivo venga influenzata dal freddo, sia che la climatizzazione assorba senza motivo energia, compromettendo l’ autonomia della vettura.

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Da editor Gennaio 15, 2021 09:00 Aggiornato
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