L’auto del futuro e le dieci tecnologie

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Da editor Febbraio 1, 2021 14:00 Aggiornato

L’auto del futuro e le dieci tecnologie

L’auto del futuro sarà il risultato di una vera e propria rivoluzione che stravolgerà la mobilità, dalla guida autonoma all’idrogeno.

Ormai conviviamo con il mantra che ci sta convincendo che cambierà tutto nel mondo nell’automobile nei prossimi anni.

In effetti ciò è vero e si dovrebbe articolare sulle seguenti dieci tecnologie.  

Quel che l’automobile saprà di te.

Come con il Web la Rete ha cominciato a sondare le nostre abitudini con servizi e pubblicità su misura, così sta per accadere anche nel campo dell’automobile grazie a veicoli sempre più connessi e capaci d’immagazzinare dati riguardo a stili di guida, luoghi frequentati, consumi e comportamenti anche dentro l’abitacolo.

Come uno smartphone.

Arriveranno aggiornamenti continui del software e delle stesse auto per ottimizzarle secondo l’uso che ne facciamo, ma anche per fornire soluzioni e servizi su misura.

La guida (quasi) autonoma.

Già oggi gli ADAS – advanced driver assistance systems – ci aiutano a parcheggiare e condurre la vettura. Si vedrà un graduale aumento di queste funzioni automatizzate sulle auto di serie. Al contempo la tecnologia evolverà verso la guida autonoma di livello 5 dove nel veicolo condotto dall’intelligenza artificiale non ci saranno né volante, né pedaliera, anche se normativa e costi richiederanno tempi lunghi.

L’idrogeno.

Il rifornimento si fa in tre minuti, ma il numero di distributori talmente ridotto rappresenta è il principale ostacolo per la diffusione delle auto a zero emissioni basata sull’idrogeno. La Toyota Mirai è stata la prima auto ad idrogeno sul mercato. È stata seguita dalla Nexo della Hyundai e dalla Clarity Fuel Cell di Honda.

L’elettrico.

E’ ben più versatile dell’idrogeno, ma ha ancora limiti nell’autonomia e nei tempi di ricarica. Si sta lavorando sia su batterie di nuova generazione, sia su colonnine che permettano una ricarica in tempi più brevi.

Le meraviglie (future) del 5G.

Con il 5G avremo un segnale stabile dieci volte più veloce del 4G anche a oltre 130 chilometri orari in autostrada, e con tempo di risposta infinitesimale. Quindi in prospettiva auto che possono esser condotte da remoto con una precisione millimetrica, servizi streaming ad alta risoluzione anche quando si viaggia in autostrada, grandi quantità di dati inviate dalle macchine in circolazione per una gestione della viabilità in tempo reale.

La fine della proprietà.

Noleggio a giornata, settimana o a un mese per biciclette, motorini ed auto elettriche, tutto via app. C’è forte concorrenza tra le app per la mobilità con l’obiettivo comune di far tramontare la proprietà, affermando il modello preso dallo streaming.

La vista aumentata del parabrezza.

Si lavora per il cruscotto del futuro. Apple ha depositato un brevetto per un parabrezza che può visualizzare ologrammi con le indicazioni stradali, velocità di crociera, informazioni sullo stato della macchina e perfino videochiamate. Anche Tesla, come altre aziende dell’automotive, sta lavorando alla realtà aumentata come strumento da usare dentro l’abitacolo.

Quando le macchine si parleranno fra loro.

Le infrastrutture stradali sono costose da aggiornare, ma in un mondo dove tutte le auto sono connesse molte opere non saranno più necessarie. Questo è quello che pensano alcuni operatori telefonici. In pratica due auto equipaggiate con sim 5G condividono reciprocamente la posizione e se una delle due non rispetta lo stop all’incrocio, l’altra si ferma automaticamente da sola. Per esempio con tutti i veicoli collegati e quindi un’unica piattaforma di raccolta dati si può pensare che, in caso d’incidente, le auto in arrivo siano indirizzate su percorsi alternativi.

Il regno del cloud. Come per il successo avuto dalle aziende che offrono servizi online per la produttività, potrà accadere la stessa cosa per quelle società che analizzano i dati delle vetture connesse intuendo, grazie agli algoritmi, quali siano le reali esigenze dei singoli automobilisti e consigliando le case costruttrici su cosa offrire ai propri clienti.

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Da editor Febbraio 1, 2021 14:00 Aggiornato
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