Autostrada Brebemi, la ricarica ad induzione
Sull’ autostrada Brebemi, che collega Brescia, Bergamo e Milano sarà sperimentata la sostenibilità ambientale, ma anche finanziaria, dei sistemi di alimentazione elettrica a induzione dinamica.
Si tratterà di un anello di un chilometro di asfalto elettrificato sul quale far correre auto e mezzi pesanti.
Anello del futuro
“Anello del futuro” il nome del progetto.
Dovrebbe essere realizzato a fianco del casello di Chiari Ovest, ancora a luglio e i primi giri “elettrici” già a novembre.
I veicoli utilizzati saranno una Fiat 500 elettrica, un bus Intercity Iveco ed una Jeep Renegade.
Il progetto prevede nel 2023 la vera messa su strada che trasformerà l’ autostrada A35 Brebemi nella prima grande via di comunicazione ad emissioni zero.
E’ una sperimentazione lenta e non facile, già partita in Svezia sulla strada che va dall’ aeroporto di Stoccolma Arlanda fino alla sede logistica di PostNord, l’ azienda che gestisce la posta in Svezia.
Il presidente di Brebemi Francesco Bettoni ricorda “Delle tre ipotesi di elettrificazione il Politecnico ha scelto l’ induzione dinamica perché si tratta di una tecnologia più flessibile e sostenibile”.
Gli altri due sistemi si basavano su una linea elettrica simile a quella ferroviaria, e quindi aerea, o a quella metropolitana, dunque sotterranea, ma implicavano la presenza di un pantografo sui mezzi, escludendo in partenza il traffico privato a favore di quello commerciale pesante.
“Questa tecnologia si basa invece su un semplice solco di 80 cm praticato nell’ asfalto, necessario a posare le spire per il collegamento elettrico.
In questo modo, i veicoli elettrici di ultima generazione potranno ricaricare il proprio pacco batterie direttamente in marcia” prosegue il manager. Contemporaneamente, la società è al lavoro per creare un parco fotovoltaico in grado di autoalimentare le due corsie elettrificate lungo i 62 km di tracciato.
Le aziende coinvolte
Sono molte e qualificate le aziende coinvolte nel progetto.
In pratica ci sono Mapei e Pizzarotti per le tecnologie di copertura, Abb per l’ apparato elettrico, Fiamm per i sistemi di stoccaggio energia, Prysmian per i collegamenti, Tim per l’ infrastruttura digitale di supporto e Stellantis ed Iveco per i mezzi.
Partner di ricerca sono il Politecnico di Milano, RomaTre e l’ Università di Parma.
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