Acea, analisi vendite delle auto elettriche
Acea – l’ Associazione Europea dei Costruttori Automobilistici, ha analizzato le vendite delle auto elettriche e ibride plug-in nei paesi dell’ UE.
Emerge che il 73% di queste vendite è concentrato in soli quattro paesi. Alcuni di questi possono contare sui più alti redditi personali al mondo.
Quindi la domanda di auto elettriche in Europa è fortemente correlata al Pil pro capite delle singole nazioni.
Nello specifico, la ricerca mette in evidenza che l’ anno scorso i veicoli a batteria hanno coperto il 10,5% delle auto di nuova immatricolazione nell’ Unione Europa.
Reddito basso
Tuttavia, laddove il reddito pro capite è inferiore ai 17 mila euro, la quota scende sotto del 3%, mentre in quelli con oltre 40 mila euro la percentuale sale oltre il 15.
Nel primo caso rientrano diversi Paesi dell’ Europa centrale e orientale.
Per esempio a Cipro, dove il Pil pro capite si attesta a 23.580 euro, la quota di mercato delle elettriche è dello 0,47%. Qui il freno maggior all’ adozione della mobilità alla spina nell’ isola è probabilmente legato alla scarsa diffusione di punti di ricarica, solo 42.
Comunque si evidenzia che i cinque Paesi con la minor diffusione di auto elettriche sono anche quelli con il minor numero di punti di ricarica (meno dell’1% ciascuno rispetto al totale dell’ Ue).
Paesi “ricchi”
Al contrario nei paesi “ricchi, una quota di mercato superiore al 15% per le auto elettriche si riscontra solo nei Paesi più ricchi del nord Europa, con un Pil pro capite di oltre 40 mila euro.
Prima è la Svezia (Pil medio di 45.610 euro) con il 32,2%, seguita dall’ Olanda (45.790 euro) con il 25%, dalla Finlandia (42.940 euro) con il 18,1% e dalla Danimarca (53.470 euro) con il 16,4%.
Quindi in questi quattro Paesi dell’ UE c’ è il grosso delle vendite di veicoli a zero emissioni in Unione Europa: ben il 73%.
Il restante 27% è spalmato sugli altri 23 Stati del blocco comunitario.
Accessibilità
Secondo Acea l’ accessibilità economica alle vetture a batteria rimane un problema importante da affrontare per poter accelerare la loro adozione nel Vecchio Continente.
Eric-Mark Huitema, direttore generale dell’ Acea afferma “Come nel caso della distribuzione delle infrastrutture di ricarica, c’è una chiara divisione nell’accessibilità delle auto elettriche tra l’Europa centro-orientale e l’ Europa occidentale, nonché un pronunciato divario Nord-Sud. La Commissione europea deve garantire urgentemente che ci siano tutte le giuste condizioni e che nessun Paese o cittadino venga lasciato indietro. I veicoli a zero emissioni devono essere accessibili e convenienti per tutti”.
L’ Associazione dei Costruttori ribadisce la richiesta di un programma di incentivi di lungo termine e obiettivi di infrastrutture vincolanti per ciascun membro della UE.
Non ci sono ancora commenti ma potresti essere il primo a commentare questo articolo.
Scrivi un commento